Roma

Umberto I, piovono accuse sul manager

«Siamo un ospedale di levatura svedese, bisogna smettere di parlare del Policlinico Umberto I come se fosse una fogna». Il direttore generale, Ubaldo Montaguti, si districa nel vespaio di accuse mosse contro di lui, dopo le segnalazioni che denunciano nuove infiltrazioni d’acqua nei tunnel del nosocomio. Il manager difende a spada tratta la struttura, attacca chi lo addita come responsabile e avverte: ho intenzione di restare in carica tutti e 5 gli anni.
«C’è una volontà politica trasversale che punta ad ostacolarmi ma non mi dimetterò», dichiara, prendendosela poi con «gente del Policlinico che lavora qui politicamente», con i giornalisti e con un «cartello di politici che vorrebbero vederlo fuori». «Ditelo che dovete fare un favore a Gramazio, Luzzi, Pallone e Desideri - si infuoca rivolto alla stampa -. Purtroppo per mettere a posto le cose bisogna essere fastidiosi e questo a qualcuno non va giù. Stiamo riducendo i reparti da 20 a 9 e molti si oppongono. Abbiamo portato risultati che qui non si vedevano da 40 anni e da quando ci sono io non passano malversazioni o clientelismo e le gare sono regolari». Poi mostra le gallerie ipogee ristrutturate, indicando tre macchie di umidità di 50 centimetri su una parete di 4 metri, in corrispondenza di un’aiuola che perde. «Abbiamo deciso di non far passare la rete tecnologica sotto il pavimento, perché per fare gli impianti bisognava chiudere per un anno e mezzo le gallerie, con più costi», spiega il direttore. Poi parla di progetti futuri. «Bisogna ancora sostituire le lampadine con quelle a led e sistemare un vecchio impianto telefonico - dice -. A maggio saranno completati i tunnel e a luglio i lavori per gli impianti. Sul terreno sopra una parte delle gallerie, in futuro saranno abbattuti e ricostruiti nuovi padiglioni, ma queste non verranno toccate».
Sulla questione, però, è battaglia, anche da parte dei medici. E lo scontro è feroce. «Ho presentato esposti a Procura e Corte dei Conti sull’appalto delle gallerie ipogee - annuncia Antonio Sili Scavalli, segretario regionale della Fials Medici Universitari -. Invito la magistratura a far chiarezza su quello che sta accadendo, perché se la rete tecnologica non dovesse essere interrata, allora ci devono spiegare come si giustificano i 13 milioni di euro dell’appalto».
«Bastasse solo mandar via Montaguti - ironizza il senatore Pdl Domenico Gramazio -. Indicarlo come responsabile sarebbe riduttivo. Qualcuno avrà pur autorizzato i lavori. Non dimentichiamoci l’orgoglio arrogante di Marrazzo, quando rivendicava questi cantieri come un grande successo della sua giunta e l’assessore Nieri, che addirittura minacciava di voler interferire nell’elezione del preside. Infine la pazzesca idea di tagliare ancora posti letto nell’ospedale». «Il 31 luglio scorso - incalza il consigliere regionale Fabio Desideri - al termine del conto alla rovescia, neanche fosse partito lo shuttle, Marrazzo e Montaguti inaugurarono le gallerie. Allora presentai una serie di interrogazioni. Attendo ancora le risposte».
«Il problema non è il giudizio dell’opposizione su Montaguti, quanto della stessa maggioranza che gli ha affidato tale incarico, avanzando poi dubbi sulle attività svolte - conclude Alfredo Pallone, consigliere regionale del Pdl -.

Sono mesi che chiediamo a Marrazzo di fornire dati sulla valutazione di tutti i manager delle Asl perché è questo l’unico banco di prova sul quale aspettiamo un confronto serio».

Commenti