da Budapest
Vittoria storica della coalizione di centrosinistra fra socialisti e liberali in Ungheria alle elezioni politiche conclusesi ieri con il secondo turno: infatti per la prima volta nella storia post-comunista del Paese un governo è stato riconfermato alle urne.
Finora, dalla caduta del comunismo nel 1989 e in tutte le quattro elezioni democratiche disputatesi dal 1990, tutti i governi erano stati mandati a casa al voto ogni quattro anni. In queste quinte elezioni, invece, le prime dopo lingresso dellUngheira nellUnione Europea nel 2004, la coalizione social-liberale del premier socialista Ferenc Gyurcsany è riuscita a conquistare la fiducia degli elettori per un secondo mandato.
Secondo i risultati finali provvisori, il partito socialista di maggioranza relativa Mszp ha conquistato al ballottaggio di ieri, che si è disputato secondo il sistema maggioritario, 97 dei 176 seggi in lizza. In totale, dei 386 seggi complessivi del Parlamento magiaro, i socialisti ne hanno conquistati 189. Il partito liberale Szdsz, alleato junior di governo, 20.
Il partito di centro-destra dellex premier conservatore Viktor Orban, il Fidesz (Alleanza dei giovani democratici), ha conquistato 165 seggi e il Foro Democratico Mdf, pure allopposizione, 11. La leader di questo partito, che al primo turno, contro tutte le previsioni, era riuscita a sorpresa a superare lo sbarramento del 5% e ad assicurarsi così lingresso in Parlamento, Ibolya David, aveva respinto tutte le offerte di cooperazione col Fidesz lanciate da Orban dopo il primo turno.
Appena resi noti i risultati, Orban ha riconosciuto la vittoria del premier e si è congratulato con Gyurcsany addossando la colpa della sconfitta al Foro Democratico. «Unora triste per la nostra patria», ha detto riconoscendo la sconfitta e lanciando un appello «allunità della destra». Hanno vinto «coloro che hanno cooperato», senza alleanza «non si possono vincere le elezioni», ha detto allindirizzo della David. Ha promesso comunque una «opposizione costruttiva».
Gyurcsany ha dichiarato da parte sua che la vittoria è anche una responsabilità: «Dobbiamo governare in modo che tutta lUngheria sia vincente, nel nome dei dieci milioni di ungheresi e senso di responsabilità per i 15 milioni di ungheresi», ha detto riferendosi a quelli residenti allestero.
La leader del Foro ha respinto le accuse di Orban di essere la causa della sconfitta dellopposizione: la destra deve riorganizzarsi in Ungheria. «Bisogna dare vita a una destra moderna, moderata che si richiami alle tradizioni nazionali e alla costituzionalità», ha detto la David.