Unipol, avanti su Fonsai Ma in Borsa vola la Milano

Unipol, avanti su Fonsai Ma in Borsa vola la Milano

Unipol prosegue la marcia di avvicinamento a Fonsai: ieri pomeriggio il gruppo bolognese ha consegnato alla Consob l’istanza in cui chiede di essere sollevato dall’obbligo di lanciare un’offerta pubblica su Fonsai, nell’ambito del piano di salvataggio orchestrato da Mediobanca e Unicredit al termine dell’era Ligresti. Il dossier è stata portato a Roma direttamente dall’amministratore delegato Carlo Cimbri, peraltro chiamato a rapporto dall’Authority di Giuseppe Vegas nell’ambito degli accertamenti in corso sul titolo dopo il blitz con cui Palladio Finanziaria e il fondo Sator, di Matteo Arpe, hanno rastrellato quote rilevanti di Fonsai, siglando anche un patto di consultazione.
La scorsa settimana erano stati sentiti Piergiorgio Peluso ed Emanuele Erbetta (rispettivamente direttore generale e amministratore delegato di Fonsai) e, prima ancora, Roberto Meneguzzo, di Palladio. Nei prossimi giorni dovrebbe quindi essere il turno di Arpe. Mentre l’Isvap continua l’esame del patto tra Palladio e Sator, la Borsa sembra ora scommettere contro Unipol, puntando sulle difficoltà dell’operazione: Milano ha fatto un balzo del 24,33% proprio su questo scenario, messo in evidenza anche da uno studio di Banca Akros. La stessa Unipol è salita dell’8% (-0,92% Fonsai). Milano potrebbe inoltre diventare la contropartita «industriale» degli scalatori avversi a Mediobanca. Palladio e Sator hanno precisato che l’accordo sulle quote in Fonsai è un patto di consultazione, ma l’Authority delle assicurazioni ritiene che vada comunque appurato se le rispettive quote configurino un controllo o un’ipotesi di influenza sulla società: se fosse così, avrebbero infatti bisogno di un’autorizzazione preventiva dell’Isvap anche per salire sopra una quota complessiva del 10%, con Palladio (al 5%) e Sator (al 3%) già oggi all’8%. E a quel punto i fattori determinanti per l’esame dell’autorità sarebbero tutti incentrati sulla stabilità della compagnia.
Tornando alla Consob - «finché non presenteranno il quesito, le chiacchiere stanno a zero», aveva commentato in mattinata il presidente Giuseppe Vegas - Unipol chiede di non dover procedere a un’Opa su Fonsai e a cascata sulla Milano, nell’ambito dell’aumento di capitale riservato di Premafin in cui si porrà alla testa del gruppo, per poi procedere a un’integrazione a quattro, visto che si tratta di un salvataggio. Con la presentazione del quesito alla Consob erano attese le altre richieste alle Authority coinvolte: oltre a Consob, Isvap, Antitrust e Bankitalia.

Oggi, infine, è atteso un nuovo incontro tra gli advisor di Banca Leonardo e le banche sul debito di Sinergia e Imco, le holding dei Ligresti a monte di Premafin. A guidare le due finanziarie dei Ligresti potrebbe essere Claudio Calabi.

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