Roma - Il vicepremier Massimo D’Alema smentisce
quanto riferito dal gip di Milano, Clementina Forleo, in merito a
pressioni ricevute sul caso Unipol da un magistrato della procura
milanese. "A proposito di notizie relative a presunti timori o
pressioni che avrei esercitato in relazione alle indagini
giudiziarie - spiega D’Alema in una nota - intendo chiarire che: le intercettazioni telefoniche che mi riguardano sono
depositate presso il Tribunale di Milano e ognuno può constatare
che esse - peraltro già rese pubbliche - non contengono alcun
giudizio su personalità politiche; non conosco il Procuratore
generale Blandini né ho avuto contatti con alcun magistrato
milanese né ho mai esercitato pressioni di alcun genere sulla
magistratura; non conosco il contenuto delle dichiarazioni
della dottoressa Forleo".
"Visti tuttavia i giornali di stamattina -
prosegue D’Alema -, ho dato mandato ai miei legali di compiere
gli atti giudiziari necessari per ristabilire la verità e
tutelare la mia onorabilità".
Il Pg Blandini: consigli alla Forleo? Sì, chiesti da lei Al Gip Clementina Forleo il Procuratore generale di Milano Mario Blandini ha sempre dato "consigli richiesti da lei". L’alto magistrato ha così commentato le dichiarazioni che, secondo quanto si era appreso ieri, il Gip milanese ha fatto al Csm. Clementina Forleo aveva parlato di consigli da parte di Blandini a proposito del deposito delle intercettazioni nel caso Antonveneta e avrebbe detto che il Pg gli aveva manifestato timori del ministro degli Esteri Massimo D’Alema sul fatto che potessero essere rese note alcune sue conversazioni con apprezzamenti relativi a colleghi di partito.
"Non ho mai ricevuto nessuna telefonata da D’Alema e da nessun altro - ha spiegato Blandini - e mi lamenterò presso il Csm in quanto ciò che avrebbe detto la dottoressa Forleo mi è stato reso noto dagli organi di stampa".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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