Unipol si prepara per l’aumento di Mps Bnl: nuovi indagati

da Milano

«Vediamo, non abbiamo ancora deciso, ma credo che seguiremo per una questione di fair-play». Così ha risposto l’ad di Unipol, Carlo Salvatori, a chi gli chiedeva se il gruppo assicurativo, azionista di Mps con una quota intorno al 2%, sottoscriverà l’aumento di capitale dell’istituto senese necessario per l’acquisto di Antonveneta. Per Unipol si tratterà di un impegno nell’ordine dei 100 milioni. In cassa ce ne sono molti di più: «A fine anno il capitale libero di Unipol sarà di 1,7 miliardi - ha detto ancora Salvatori - più 300 milioni di strumenti subordinati che abbiamo già in cassa. Poi faremo emissioni ibride per 400 milioni per compensare il super dividendo da 1 miliardo che pagheremo. Al termine il capitale libero sarà di 1,4-1,5 miliardi che ci consentirà di mantenere il rating e di sostenere una solida crescita nei prossimi anni». Le parole dell’ad di Unipol, unite al dato dell’utile annunciato ieri (+27%), hanno spinto al rialzo le quotazioni del titolo (+5,99% a 2 euro). In merito ai possibili programmi futuri, Salvatori ha detto che «dobbiamo consolidarci ancora di più in Italia e quando lo saremo ci preoccuperemo anche di altre cose. Vedremo poi se sarà il caso di fare qualcosa all’estero».

Intanto, l’ex ad di Sviluppo Italia, Massimo Caputi, il numero uno di Leonardo Capital Fund, Stefano Roma, l’ad di Bper, Guido Leoni e Andrea Nattino, dirigente di Banca Finnat, sono indagati a Roma nell’ambito dell’inchiesta sulla tentata scalata di Unipol a Bnl nel filone di indagine sul cosiddetto contropatto.

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