Uniti per la «mini Gronda», divisi sul casello

C'è chi sostiene che basta pagare prima o poi, ma a Rapallo non la pensano allo stesso modo. Non la pensano così, per lo meno, il consigliere di maggioranza e di opposizione chiamati martedì sera a esprimere il parere richiesto dalla Regione sul futuro tunnel Rapallo-Val Fontanabuona. A dividere i due schieramenti non è, infatti, il traforo che metterà in collegamento Cicagna con l'autostrada A7 nei pressi della Galleria Giovanni Maggio, in territorio rapallino, ma la posizione della barriera per il pagamento del pedaggio autostradale. Il casello deve essere costruito prima o dopo il tunnel? Dopo diverse alternative, la Regione ha inviato il 13 marzo ai comuni interessati uno studio di fattibilità del percorso autostradale che prevede il posizionamento del pedaggio prima dell'ingresso nel tunnel. Quindi a Rapallo.
«Una soluzione che potrebbe agevolare in futuro anche la realizzazione di un traforo verso Santa Margherita», spiega il consigliere Giovanni Macchiavello (Lista Biasotti). Si tratta «di un veloce collegamento che darà a Rapallo possibilità di sviluppo», aggiunge il sindaco Mentore Campodonico (Pdl) provocando le critiche del «capurriano» Maurizio Roncagliolo: «il mio parere contrario al tunnel si poggia su ragioni concrete». A partire proprio dal traffico, secondo (sempre dall'opposizione) Pier Giorgio Brigati, «che porterà sul nuovo casello oltre 4 mila veicoli al giorno, tra i quali molti mezzi pesanti».

E i vantaggi? «Forse Rapallo venderà qualche focaccia in più, ma i maggiori benefici sono per l'industria della Val Fontanabuona, quindi il casello deve essere realizzato a Cicagna», insiste Brigati mentre Giorgio Costa mette in guardia: «Rapallo sta morendo sotto il traffico quindi bisogna fare un'analisi seria della viabilità».

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