Gli «Uniti a sinistra» si dividono a morsi

Si definivano «Uniti a sinistra», s’erano messi in lista assieme e avevano conquistato il Comune di Levanto, provincia di La Spezia. Quattro anni fa. Ma l’altra notte, fra l’una e le tre, quando si sono chiusi fra quattro mura per decidere come comportarsi in aula per il voto sul piano-programma, hanno fatto volare gli stracci. Altro che uniti! Disuniti su tutto. E politicamente scorretti. Fino al punto di... Be’, qui la storia s’interrompe, e cominciano le indiscrezioni. All’indomani, la città parla di un assessore che esce dalla riunione notturna col naso sanguinante e corre al pronto soccorso di Lavagna, a una quarantina di chilometri di distanza, invece di farsi medicare al vicino ospedale. E c’è un vicesindaco che si dimette seduta stante, accampando non meglio specificate ragioni politiche.

E infine c’è un sindaco che minaccia querele, se soltanto qualcuno osa ventilare il sospetto che sia stato lui a provocare il sanguinamento dell’assessore. A morsi. Ma come si fa a pensare una cosa simile? Neanche i medici avessero rilevato l’impronta dentaria di un’arcata superiore...

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