Università, il governo pone la fiducia sul decreto
5 Gennaio 2009 - 16:46Il governo ha posto la questione di
fiducia sul decreto Gelmini sull’università in discussione in
Aula alla Camera. Il provvedimento, già approvato dal Senato
deve essere convertito entro il 9 gennaio. Vito: "La fiducia è un atto indispensabile"
Roma - Il governo ha posto la questione di fiducia sul decreto Gelmini sull’università in discussione in Aula alla Camera. Il provvedimento, già approvato dal Senato deve essere convertito entro il 9 gennaio. "La fiducia è un atto indispensabile", ha commentato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito.
Le pincipali modifiche per
l’università
Il testo si articola nei seguenti punti:
- Trasparenza nei concorsi
Le commissioni che giudicheranno gli aspiranti professori
universitari di prima e seconda fascia saranno composte, a
differenza di quanto accadeva fino ad ora, da 4 professori
sorteggiati da un elenco di commissari eletti a loro volta da
una lista di ordinari del settore scientifico disciplinare
oggetto del bando e da 1 solo professore ordinario nominato
dalla facoltà che ha richiesto il bando. Si evita così il
rischio di predeterminare l’esito dei concorsi e si incoraggia
un più ampio numero di candidati a partecipare. In attesa di un riordino organico del sistema di reclutamento
dei ricercatori universitari le commissioni che giudicheranno i
candidati al concorso saranno composte da 1 professore
associato nominato dalla facoltà che richiede il bando e da 2
professori ordinari sorteggiati da una lista di commissari
eletti tra i professori appartenenti al settore disciplinare
oggetto del bando. La valutazione dei candidati avverrà
secondo parametri riconosciuti anche in ambito internazionale.
- Assunzioni
Le università con una spesa per il personale troppo elevata
(più del 90% dello stanziamento statale) non potranno
effettuare nuove assunzioni. La norma pone un freno alle
gestioni finanziarie non adeguate di alcune università
(soprattutto nel rapporto entrate-uscite). Da oggi le
università che spendono più del 90% dei finanziamenti statali
(Fondo di Finanziamento Ordinario) in stipendi non potranno
bandire concorsi per docenti, ricercatori o personale
amministrativo.
- Ricercatori
Per favorire l’assunzione dei giovani ricercatori, il blocco
del turn over (a quota 20% nelle altre amministrazioni) viene
elevato al 50%. Delle possibili assunzioni presso le
Università, almeno il 60% dovrà essere riservato ai nuovi
ricercatori. I bandi di concorso per posti da ricercatore già
banditi sono esclusi dal turn over. 2300 ricercatori dunque
saranno esclusi dal blocco del turn over. Gli enti di ricerca
sono esclusi dal blocco delle assunzioni che è entrato in
vigore per tutte le amministrazioni pubbliche. Queste tre
iniziative permetteranno di assumere 4000 nuovi ricercatori.
- Finanziamenti alle università migliori
Più finanziamenti (cioè il 7% del Fondo del Finanziamento
Ordinario e del Fondo Straordinario della Finanziaria 2008)
saranno distribuiti alle Università migliori: quelle con
offerta formativa, con qualità della ricerca scientifica,
qualità, efficacia ed efficienza delle sedi didattiche
migliori. Le università più virtuose saranno individuate in
tempi molto brevi attraverso i parametri di valutazione Civr
(Comitato di indirizzo per la valutazione della ricerca) e
Cnvsu (Comitato nazionale valutazione del sistema
universitario). Per la prima volta in Italia si distribuiscono
soldi alle Università in base a standard di qualità.
- Diritto allo studio
Per la priva volta in Italia tutti gli aventi diritto avranno
la borsa di studio. L’incremento di 135 milioni di euro sarà
destinato ai ragazzi capaci e meritevoli, privi di mezzi
economici. 180 mila ragazzi oggi sono idonei a ricevere la
borsa di studio e l’esonero dalle tasse universitarie, ma solo
140mila li ottengono di fatto già oggi. 65 milioni di euro
sono stanziati per nuove strutture per il 2009: 1700 posti
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