Milano. Uova, pomodori e una tentata aggressione. Così gli studenti dei collettivi universitari hanno contestato il giornalista Oscar Giannino alla Statale di Milano. Lopinionista avrebbe dovuto partecipare a una conferenza organizzata da Azione Universitaria al dipartimento di Scienze politiche. Ma la polizia è dovuta intervenire per arginare le proteste: alla fine non si sono registrati contusi, ma solo un po di confusione.
Quando Giannino è giunto in taxi in via Conservatorio, alcuni studenti lo hanno contestato, tanto che la polizia gli ha consigliato di entrare da un ingresso secondario. Giannino è stato imbrattato da qualche uovo e salsa di pomodoro lanciata dai manifestanti e ha deciso di andarsene. Le forze dellordine, alla fine dellincontro, hanno poi prima contenuto e poi spostato i gruppi che protestavano in modo da agevolare luscita dei partecipanti senza che tra i primi e i secondi vi fosse possibilità di contatto. Quando lincontro si è concluso, si sono verificati attimi di tensione ma senza tafferugli e contusi.
Scene già viste e riviste alla Statale. Ogni volta che gli universitari del gruppo di destra organizzando qualcosa, ecco sbucare i sovversivi dei collettivi, nemmeno luniversità fosse di loro proprietà. «Mi hanno apostrofato dandomi del buffone, padrone, fascista, distruttore delluniversità - racconta Giannino - La polizia mi ha cortesemente invitato a desistere. Ognuno giudichi se si debba arrivare a episodi del genere».
Il vicepresidente della commissione Cultura e istruzione alla Camera, Paola Frassinetti, parla di «un grave atto di violenza. Lintolleranza dei gruppi della sinistra estrema - critica - è una palese manifestazione di debolezza in quanto chi non ha idee da contrapporre sfoga la propria frustrazione attraverso questi atti di violenza.
Da anni i giovani di Azione universitaria segnalano il problema e parecchi studenti sono stati identificati e denunciati. Ma nulla è cambiato. Occupazione o no, alcuni sovversivi pensano che lateneo sia loro.
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