da Bologna
Uova infestate da muffe e parassiti e in stato di putrefazione, da smaltire come rifiuti pericolosi, finivano in merendine, panettoni, pandori, pasta, gelati e dolci. Responsabile della truffa unorganizzazione capillare, smantellata ieri dai Nas, che hanno eseguito 27 provvedimenti restrittivi in 13 province fra cui Roma, Verona, Torino e Forlì; mentre sul registro degli indagati sono finite 61 persone. Responsabili di imprese di prodotti alimentari e di aziende per lo smaltimento di rifiuti, gestori di aziende per lincubazione di uova e mediatori commerciali con sede anche in Francia, Olanda, Spagna e Inghilterra: otto di loro sono finiti in carcere; 12 agli arresti domiciliari, sette sono stati interdetti dallattività professionale e imprenditoriale; mentre nove aziende del settore alimentare sono state sequestrate.
Il sistema evitava alle imprese i costi delle operazioni di smaltimento e, allo stesso tempo, consentiva ulteriori guadagni con la vendita alle industrie alimentari. Il tutto alle spese dei consumatori e della loro salute. Lindagine, coordinata dal procuratore aggiunto di Bologna Silverio Piro e dal sostituto procuratore Lorenzo Gestri, ha visto impegnati allalba di ieri cento militari, che hanno sequestrato anche 32 milioni di uova, 60 tonnellate e mezzo di ovoprodotto, 2500 tonnellate di sottoprodotti di origine animale e alcuni macchinari. Linchiesta è partita due anni fa, dopo che alcuni controlli compiuti proprio dal Nas hanno portato alla scoperta dellutilizzo di uova che in realtà dovevano essere smaltite come rifiuti pericolosi. Poi cè stato il furto di 20 cisterne per il trasporto dellovoprodotto adulterato. Altro fatto che ha stimolato le indagini. Così gli inquirenti hanno scoperto che i prodotti di scarto degli incubatoi, dove vengono tenute le uova da pulcino, in realtà anziché essere smaltiti come rifiuti pericolosi venivano utilizzati per lovoprodotto. Uova con larve, vermi, muffe, parassiti e con allinterno già formati i feti dei pulcini finivano ad aziende alimentari inconsapevoli. Infatti le uova venivano centrifugate (un metodo proibito, poiché lesterno dei gusci può contaminare linterno) e, per ottenere il ph giusto, aggiungevano il cloro.
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