New York - Assolti da tutte le accuse, nonostante una pioggia di 50 proiettili su un uomo innocente, ucciso nel giorno del suo matrimonio. È finito con un nulla di fatto uno dei processi più seguiti e controversi degli ultimi anni a New York, con un verdetto destinato a una coda di polemiche.
La tragica sparatoria Sono stati assolti tre detective della polizia, coinvolti in una sparatoria costata la vita a un uomo di 23 anni, crivellato da 50 colpi il 26 novembre del 2006. Gli agenti hanno aperto il fuoco su Sean Bell (nella foto a sinistra con la moglie), che era disarmato, per un tragico errore. Marc Cooper, Gerscard Isnora e Michael Oliver esplosero rispettivamente 4, 11 e 31 dei colpi che quel giorno raggiunsero la macchina del giovane afroamericano, dopo l’addio al celibato in uno strip club. Nell’incidente furono feriti anche due amici di Bell.
Scambio di persona Gli agenti di polizia coinvolti erano impegnati a sorvegliare il locale, già da tempo nel mirino delle indagini per prostituzione, droga e uso improprio di armi da fuoco. Uno dei polizotti all’uscita del locale avrebbe sentito Bell dire ad uno dei suoi amici che possedeva un’arma.
Appena l’automobile guidata dal festeggiato si è messa in moto, vi è stato un impatto con due veicoli civetta della polizia. Solo dopo la sparatoria gli agenti presero atto che il loro sospetto, l’uomo armato, si era dato alla fuga.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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