Usa, la California dice sì ai matrimoni gay

La Corte suprema ha abolito la legge che vietava le nozze omosessuali. E' il secondo stato dopo il Massachusetts dove coppie gay possono sposarsi

Usa, la California dice sì 
ai matrimoni gay

Losc Angeles - Le coppie gay hanno diritto a sposarsi in California: la Corte suprema della California ha abolito la legge approvata dagli elettori che vietava le nozze omosessuali. La sentenza fa della California il secondo stato dopo il Massachusetts dove coppie gay possono sposarsi.

La decisione della Corte suprema La complessa decisione è considerata una storica vittoria per i gruppi per i diritti dei gay e per il comune di San Francisco che nel 2004 concesse 4mila licenze di matrimonio a coppie dello stesso sesso prima di venire fermato per legge. La sentenza è destinata ad aver ripercussioni nella corsa alla Casa Bianca: dovrebbe favorire il senatore repubblicano John McCain, candidato del suo partito alla successione di George W. Bush, che si è detto contro i matrimoni tra persone dello steso sesso. Hillary Clinton e Barack Obama sono contrari ai matrimoni gay ma favorevoli alle unioni civili. I fautori del bando sono pronti a presentare un emendamento alla Costituzione della California per impedire che i matrimoni gay tornino ad essere celebrati. La corte californiana ha rovesciato il bando di stretta misura: quattro giudici a favore e tre contro. Nella sentenza si afferma che le unioni civili non sono un sostituto accettabile per il matrimonio. L’azione legale che ha portato alla decisione era stata iniziata dal comune di San Francisco, una ventina di coppie gay e lesbiche, Equality California e altri gruppi gay nel marzo 2004 dopo il blocco dei matrimoni.

La replica di Schwarzenegger È il segnale che la California, dopo aver aperto la strada su tematiche ambientaliste ora riporta in primo piano la battaglia per i diritti degli omosessuali. Su entrambe le questioni il governatore, repubblicano, Arnold Schwarzenegger ha rotto con la linea ufficiale del suo partito. L'ex attore di hollywood ha, infatti, detto che si inchina al verdetto della Corte suprema.

"Rispetto la decisione della Corte e come governatore la farò rispettare", ha detto il governatore della California che ha anche precisato la sua opposizione a un emendamento costituzionale che rovesci la decisione del tribunale.

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