Non si può escludere lipotesi di un rialzo dei tassi dinteresse Usa questanno. A dirlo è il consigliere della Federal Reserve, Charles Plosser, che da gennaio ha un seggio votante sui temi della politica monetaria nel Federal Open Market Committee. Secondo Plosser, molto dipenderà dallandamento della crescita nella prima economia mondiale, che secondo le previsioni dello stesso consigliere dovrebbe espandersi nel 2011 al ritmo del 3-4%, anche se il tasso di disoccupazione rimarrà su alti livelli ancora per diverso tempo. In tutto il lungo periodo della recessione e nei successivi mesi di ripresa, nessun esponente della banca centrale Usa aveva mai adombrato la possibilità di una stretta monetaria. Anche nellultima riunione dello scorso dicembre, il presidente della Fed, Ben Bernanke, aveva garantito che i tassi, tra lo 0 e lo 0,25%, sarebbero rimasti su livelli eccezionalmente bassi per un lungo periodo. Proprio allo scopo di sostenere la ripresa, listituto di Washington ha varato nei mesi scorsi un programma di acquisto di titoli di Stato per complessivi 600 miliardi di dollari.
Ma linflazione, salita nel 2010 oltre le attese (all1,5%) e con potenzialità di ulteriore surriscaldamento, potrebbe indurre la Fed ad agire prima del previsto. E lo stesso potrebbe fare la Bce. Dopo lallarme prezzi pronunciato da Trichet la scorsa settimana, gli analisti collocano il rialzo del costo del denaro nella seconda metà dellanno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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