Usa La Fed ringrazia la crisi: nel 2009 utile record di 52 miliardi

Per mesi, la Federal Reserve è stata in prima linea contro la peggior recessione dagli anni Trenta. Ma è proprio grazie alla crisi che l’istituto guidato da Ben Bernanke è riuscito a mettere in cassaforte lo scorso anno utili pari a 52,1 miliardi di dollari. Un autentico record, solo in apparenza paradossale, spiegabile con l’aumento di quasi il 47% delle entrate provocato dall’acquisto aggressivo di bond e dalla concessione di prestiti.
In particolare, sono stati gli interventi di salvataggio a favore di Fannie Mae e Freddie Mac (i due colossi Usa dei mutui immobiliari) oltre agli acquisti di titoli e bond sul mercato aperto a gonfiare le casse della banca centrale. Il programma di acquisto di obbligazioni, che ha contribuito ad aumentare il bilancio della Fed di circa 2mila miliardi, era finalizzato a tenere bassi i tassi di interesse per agevolare la ripresa economica. L’istituto ha inoltre guadagnato un importo netto di 5,5 miliardi da società create in risposta alla crisi finanziaria per effettuare prestiti e acquisire asset di grandi istituzioni finanziarie messe in liquidazione, come Bear Stearns e Aig. A beneficiare dei conti d’oro della Fed sarà soprattutto il Tesoro americano. Il ministero di Tim Geithner riceverà, come previsto dallo statuto della banca, oltre 46 miliardi. Mai in passato la Fed aveva pagato una “cedola” così sostanziosa.

Il record precedente risaliva al 2007, quando la banca centrale aveva restituito al Tesoro 34,6 miliardi. Alla fine del 2009 la Fed aveva attivi per 1.800 miliardi, costituiti soprattutto da titoli del Tesoro e da cartolarizzazioni di mutui.

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