Washington - Guai per Goldman Sachs. La banca d'affari è finita nel mirino del Senato americano. I vertici della camera alta che investigano sulla crisi finanziaria stanno valutando la veridicità della valutazione che la banca fornì l'anno scorso al Congresso statunitense sulla crisi finanziaria. L'accusa è pesante: Goldman Sachs avrebbe pilotato gli investitori diffondendo notizie sulla sicurezza dei mutui, quando sapeva che facilmente il sistema sarebbe crollato. A Luglio la banca era già stata costretta a pagare 550 milioni di dollari in seguito a una causa civile per motivazioni simili, ora si attende l'esito di questa indagine che potrebbe svelare una frode su una scala ben più vasta.
Il dibattito è aperto. Il senatore Carl Levin sostiene che la sottocomissione che si occupa dell'affaire Goldman avrebbe trovato prove evidenti che dimostrerebbero che la banca di affari avrebbe imbrogliato i consumatori in più di un caso.
Un ciclone che potrebbe coinvolgere tutti i vertici di Goldman, compreso l'amministratore delegato Lloyd Blankfein. Il portavoce della banca smentisce tutto confida nell'esito dell'inchiesta della commissione. Ma nel frattempo i vertici di Goldman tremano.
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