Ci sono le prove che dietro il fallito attentato a Times Square ci sono i talebani del Pakistan. Lo ha detto allemittente televisiva americana Abc il ministro della Giustizia degli Stati Uniti, Eric Holder. «Abbiamo accumulato prove - ha detto - che dimostrano che i talebani pachistani sono dietro allattentato» fallito di pochi giorni fa. «Sappiamo - ha proseguito - che hanno aiuto a renderlo possibile. Sappiamo che probabilmente hanno aiutato a finanziarlo. E che (lattentatore arrestato, Faisal Shahzad) lavorava seguendo le loro istruzioni».
Affermazioni confermate anche da John Brennan, il consigliere della Casa Bianca per lantiterrorismo, allemittente Cnn. «Sappiamo che hanno contribuito a renderlo possibile». Secondo lassistente del presidente Barack Obama, Faisal Shahzad lavorava per il gruppo Tehrik-e-Taleban Pakistan legato ad Al Qaida. «Anche per questa ragione - ha aggiunto Brennan - ci sembra molto probabile che siano loro i responsabili del fallito attentato a New York».
Già due giorni fa, prima delle dichiarazioni del ministro, a seguito delle indagini sullepisodio di Times Square e del conseguente arresto del giovane pachistano naturalizzato americano, gli Stati Uniti avevano richiamato Islamabad a unazione più marcata e urgente nei confronti dei militanti islamici attivi nelle regioni tribali del Paese. Lo ha reso noto il quotidiano New York Times, che sul suo sito online ha riferito di un incontro tra il generale Stanley McChrystal, comandante delle forze alleate in Afghanistan, e il comandante delle forze militari pachistane, generale Parvez Kayani.
Citando fonti anonime dellamministrazione degli Stati Uniti, il New York Times ha spiegato che McChrystal avrebbe riferito al collega pachistano il disappunto di Washington nei confronti di Islamabad seguito allepisodio di Times Square.
Sempre citando fonti bene informate, il quotidiano americano riferisce che il generale McChrystal avrebbe alzato i toni, dicendo a Kayani che «non può aspettarsi di continuare ad andare avanti così» e che lesercito pachistano «deve fare qualcosa di più in Nord Waziristan».
Gli Stati Uniti avrebbero dunque intimato al Pakistan di avviare al più presto unoffensiva contro i talebani nel santuario del Waziristan settentrionale, al confine con lAfghanistan: le cosiddette zone tribali. «Altrimenti, ci dispiace, ma se un altro attacco (negli Stati Uniti) dovesse avere successo dovremo farlo noi», avrebbe detto, sempre secondo il New York Times, un ufficiale americano venerdì nellincontro tra il generale McChrystal e il capo di Stato maggiore Kayani.
Allorigine dellaccelerazione chiesta da Washington ci sarebbe proprio il tentativo di far saltare in aria lautobomba nel centro di Manhattan. Lo stesso messaggio sarebbe stato inviato la scorsa settimana anche al presidente Asif Ali Zardai dallambasciatore americano a Islamabad, Anne Patterson.
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