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Usa, sventato attentato Preso terrorista somalo: "Voleva colpire a Natale"

A Portland un’auto era stata imbottita di esplosivo e avrebbe dovuto esplodere nel corso della cerimonia di inaugurazione di un albero di Natale. Ma la bomba era un'esca dell'Fbi. Arrestato un terrorista somalo

Usa, sventato attentato 
Preso terrorista somalo: 
"Voleva colpire a Natale"

Portland - Gli agenti dell’Fbi hanno sventato un singolare attentato a Portland, in Oregon. Un’auto era stata imbottita di esplosivo e avrebbe dovuto esplodere ieri sera nel corso della cerimonia di inaugurazione di un grande albero di Natale. Ma l'intelligence americana ha teso una complessa operazione che ha portato all'arresto dell'attentatore.

L'attentato sventato dall'Fbi La vicenda dello sventato attentato di Portland si chiarisce e viene alla luce una delicata operazione antiterrorismo dell’Fbi. L’autobomba che sarebbe dovuta esplodere durante la cerimonia di inaugurazione di un albero di natale era in realtà un "esca" ideata dagli agenti federali per incastrare un giovane terrorista somalo. Falsa la bomba, quindi; "vero" il terrorista. Questi i fatti. Ieri nel tardo pomeriggio a Portland in Oregon viene arrestato un un somalo naturalizzato americano, Mohamed Osman Mohamud, 19 anni. Concitate le fasi dell’arresto. Mohamud è stato bloccato mentre tramite il cellulare stava cercando di innescare gli ordini piazzati nella macchina. Afferrato dagli agenti il giovane ha urlato "Allah Akhkbar" e ha cercato di colpire i poliziotti che però l’hanno sopraffatto.

Le accuse al terrorista arrestato Ora il somalo è accusato di tentata strage e dal ministero di giustizia si fa sapere che i federali erano sulle sue tracce da tempo. A giugno un agente infiltrato aveva scoperto che Mohamud era in contatto con terroristi in Pakistan e aveva in animo di "portare la guerra santa negli Stati Uniti". A incastrare il giovane somalo è stato lo stesso agente dell’Fbi che spacciandosi appunto per terrorista aveva promesso al ragazzo di aiutarlo ad attuare i suoi intenti. Mohamud gli aveva quindi illustrato il piano di compiere un attentato nel corso della cerimonia natalizia.

L’agente di era assunto l’incarico di reperire l’esplosivo e la macchina, quindi aveva consegnato a Mohamud un telefonino spiegandogli che facendo un certo numero avrebbe innescato la bomba (ma l’esplosivo nell’auto era inerte).

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