I contratti assicurativi vita che legano le prestazioni allinvestimento in fondi comuni e comparti di Sicav, in gergo tecnico le polizze «unit linked», rappresentano unaltra tipologia di prodotti finanziari con luci e ombre. In particolare per quanto riguarda le unit linked standard messe a disposizione dei piccoli risparmiatori: sul solo mercato italiano a fine giugno erano oltre 3mila le linee di investimento esistenti, promosse da 94 diverse compagnie di assicurazione. In queste polizze, infatti, persiste ancora, in diversi casi, il problema della doppia commissione di gestione: quella prevista per la unit linked (che può variare in media dall1% per le linee a indirizzo obbligazionario al 2% per quelle specializzate sulla Borsa) e quella relativa ai singoli fondi e Sicav inseriti in portafoglio (che a loro volta possono pesare tra lo 0,5% e il 2,5%). Non solo. Molte unit linked, per essere più appetibili al pubblico, non prevedono costi di entrata. Questo consente ai sottoscrittori di versare un premio senza nessuna trattenuta a favore della compagnia. Per contro, tuttavia, sono prescritte commissioni di uscita che possono spingersi anche fino al quinto anno a scalare: così se si decide di uscire al primo anno si paga per esempio il 5% di quanto disinvestito, il 4% al quarto anno e così via fino all1% al quinto anno. Anche la comoda possibilità di effettuare «switch», ovvero lo spostamento da una linea allaltra della unit linked, può rivelarsi particolarmente onerosa. Infatti diverse compagnie prevedono il primo switch gratuito e i secondi a pagamento (per esempio 25 o 50 euro a switch): in questo modo, se si sposta l'investimento da una linea all'altra più volte in un anno, ci si può ritrovare a sopportare costi che, soprattutto per investimenti di modesta entità, possono risultare molto salati. Basti pensare che un investimento di 10mila euro in una unit linked con cinque switch all'anno potrebbe venire a costare 200 euro, pari al 2% del capitale. Diverso il discorso per le unit linked che possono essere personalizzate ad hoc per singoli clienti di fascia alta (quelli cioè con disponibilità da mezzo milione di euro in su).
Secondo i più recenti studi effettuati dagli esperti di private banking, questo tipo di contratti assicurativi vita possono rappresentare il miglior veicolo di gestione patrimoniale presente sul mercato italiano, persino in ottica successoria, ovvero per chi ha un ingente patrimonio mobiliare e vuole la massima garanzia di trattamento fiscale per gli eredi e i beneficiari nel caso di premorienza. Inoltre, per la possibilità di investire in fondi e Sicav possono garantire un'ampia diversificazione di portafoglio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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