Sventato un tentativo, in parte riuscito, di ramificare nel viterbese unorganizzazione dedita al racket e allusura. I carabinieri del nucleo investigativo di Viterbo, in collaborazione con i finanzieri del Gico e gli uomini dellVIII gruppo di polizia municipale di Roma, infatti, hanno arrestato allalba di ieri Consiglio Di Guglielmi, alias Claudio Casamonica, 55 anni, originario di Termoli (Campobasso), residente a Ciampino, pluripregiudicato, ritenuto uno dei capoclan della famiglia di zingari.
Altre quattro persone affiliate al clan, tra le quali i figli del Di Guglielmi, Sabatino e Angelo, rispettivamente Johnny e Roberto Casamonica, sono stati denunciati a piede libero per gli stessi reati. Gli altri due denunciati sono Adolfo Perazzoni di Civita Castellana e Raffaele Polleggioni di Viterbo. Questultimo era stato già arrestato per aver fatto parte di unaltra banda dedita agli stessi reati, sgominata dai carabinieri nelle scorse settimane. Nei confronti del Di Guglielmi il gip di Viterbo, su richiesta dei pm Stefano DArma e Fabrizio Tucci, ha emesso unordinanza di custodia cautelare in carcere, eseguita ieri mattina. Linchiesta, come hanno spiegato in una conferenza stampa i due pm e il comandante provinciale dei carabinieri Giorgio Dino-Guida, ha preso il via nel settembre del 2007, dopo il ritrovamento di alcune taniche di benzina lasciate davanti agli ingressi di una concessionaria di auto, di un centro gomme e dellazienda ittica «Agrifish», tutte con sede a Viterbo.
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