«Veltroni dove sei?», «Stop ai nomadi». Così gli slogan e gli striscioni ieri pomeriggio a Colli Aniene, nel V Municipio. La manifestazione, organizzata da Alleanza nazionale, per protestare contro il degrado e la paralisi della viabilità ha raccolto ladesione dei comitati di quartiere Colli Aniene, Casale Rosso e associazione Colli Aniene Tribune. Lappuntamento era alle 18 allincrocio tra viale Palmiro Togliatti e via Franceschini. I manifestanti, circa 5-600, armati di fischietti e megafoni, hanno sfilato in corteo per le vie del quartiere. Sotto accusa il «Corridoio della mobilità» sulla Palmiro Togliatti, «che ha paralizzato tutti i quartieri del V Municipio». Malvista la sperimentazione della raccolta differenziata dei rifiuti «allinterno dei palazzi». Sotto accusa il Comune finisce per i campi nomadi e le baraccopoli abusive che nessuno controlla. Lungo lAniene si levano ogni sera nubi nere e maleodoranti, per i rifiuti bruciati e per luso di estrarre col fuoco il rame dai cavi elettrici rubati. «A nulla è servito lincontro ad aprile con il prefetto - denuncia il capogruppo di An al V, Pietro Menicucci -, in quelloccasione abbiamo chiesto lo sgombero delle baraccopoli in via Alberini, a Ponte Mammolo, sotto lautostrada Roma-LAquila e in via della Martora». Alcune sono state smantellate, grazie al prefetto, ma solo per rinascere due giorni dopo a poche centinaia di metri. «Il presidente del V Municipio, Caradonna, non mostra alcuna volontà di affrontare lemergenza - accusa Menicucci -. Le mozioni dei consiglieri di opposizione sui campi rom vengono regolarmente bocciate in aula dalla maggioranza».
Gli abitanti protestano anche contro gli scippi, le rapine, i furti nelle case e nei negozi. Non si contano le denunce di residenti e commercianti alla polizia, le lettere di protesta al Municipio. Menicucci mostra un dossier fotografico che testimonia lo spaccio di droga: «Ogni giorno i tossici per rifornirsi fanno la spola tra il campo rom di via della Martora e un furgoncino parcheggiato sulla rampa della Roma-LAquila. Abbiamo contato più di 300 clienti al giorno che si bucano sotto gli occhi dei passanti, cè un tappeto di siringhe tra via Ruini e via Palosso. Ma il V Municipio non alza un dito».
Alla manifestazione ha preso parte il presidente della Federazione romana di An, Gianni Alemanno, e il consigliere Pietro Di Paolo. Il vice presidente del Consiglio comunale, Vincenzo Piso, ha affermato: «Siamo arrivati al punto di non ritorno, dopo 15 anni di politica demenziale delle giunte di centrosinistra che hanno fatto credere che la capitale fosse il paese della cuccagna». Di parere diametralmente opposto il sindaco Veltroni. E non poteva essere altrimenti.
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