VACANZE ATTIVE

In Svizzera è l'anno dell'escursionismo. Questa piccola nazione alpina nel cuore dell'Europa rivendica tra cime innevate, alpeggi e laghi il primato dei suoi 60mila chilometri di sentieri. Una miriade di percorsi guidati da una cartellonistica estremamente precisa che permettono anche all'escursionista meno esperto di assaporare la Svizzera autentica. Sono infatti ben 74 cime le cime che svettano oltre i 4000 metri, di cui 19 condivise con l'Italia. E 1484 gli specchi d'acqua.
Arrivando a Lugano, la prima gita è quella sul monte Generoso, la montagna più panoramica del Canton Ticino. Si sale con un trenino a cremagliera (cioè su rotaia unica) fino a 1700 metri d'altezza e nelle giornate limpide lo sguardo arriva oltre i laghi di Lugano, Como, Varese, Maggiore fino alla pianura padana e agli Appennini da un lato, ma anche al Mattherhorn, il nostro Cervino, e allo Jungfrau dagli altri.
La Svizzera oggi è politicamente una federazione di 26 cantoni. Orgogliosa della sua bandiera rossa con la croce bianca che sventola un po' ovunque. Simbolo forte del sentimento nazionale.
I segnali acustici degli autopostali, qui suonano le note del Guglielmo Tell di Rossini. Eroe leggendario, simbolo di libertà, della cui esistenza però non esistono prove certe. Come è creatura di fantasia Heidi, la paffuta bimba bionda, frutto fortunato della penna di Johanna Spyri che ha reso questi monti famosi in tutto il mondo ma soprattutto in Oriente, grazie all'omonimo cartone animato giapponese.
La storia della Confederazione elvetica inizia nel 1291 quando i rappresentanti delle comunità montane di Uri, Svitto e Untervaldo stringono un patto d'alleanza sulle sponde del lago dei Quattro Cantoni. E proprio da qui partono innumerevoli sentieri che salgono e scendono le alture circostanti. In occasione del settecentesimo anniversario è stata creata la Via Svizzera. Lunga 35 chilometri parte dal Rütli, il luogo dove fu firmato il patto, e costeggia il lago per terminare a Brunnen.
Un' ora di treno dal Ticino e si arriva a Lucerna, tipica città d'oltralpe, una commistione di architettura moderna con palazzi quali il KKL Luzern (Centro di Cultura e Congressi Lucerna) e costruzioni ben più antiche come il lungo ponte di legno, il «Kapellbrücke». Lucerna che dal 5 al 14 novembre ospita il Lucerne Blues Festival è il punto di partenza per escursioni nel territorio circostante che si estende dai laghetti del Mittelland ai crepacci e pendii del Napf fino alle montagne dell'Entlebuch. (Per tutta la regione: Lucerna Turismo, tel. +41 (0) 412271717, www.luzern.com)
D'obbligo però salire sul ghiacciaio del Titlis, a 3000 metri di quota, che si raggiunge con la prima cabinovia rotante costruita al mondo. Ci si arriva passando da Engelberg, d'inverno rinomata stazione sciistica che ospita anche un antico Convento Benedettino.
Sulla cima lo spettacolo è mozzafiato. Se ne sono accorti anche cinesi e indiani, un mercato turistico inconsueto per queste altezze. Ma in Svizzera è arrivata «Bolliwood» e qui sono stati girati diversi film: da allora la zona è meta ambita dagli orientali e il verde dei prati è colorato anche dai vivacissimi sari.
Alfonso, la nostra guida, si è portato appresso l'alphorn, il corno delle Alpi. E in mezzo ai monti, tra acqua e cielo, comincia a suonare. L'atmosfera è rarefatta, l'emozione grande. Il suono potente di questo strumento a fiato eccheggia e rimbalza tra gli alpeggi.
Fin dai tempi antichi i pastori per comunicare si servivano di strumenti musicali costruiti con materiali diversi. E' nell'Ottocento tuttavia che il corno s'impone come strumento nazionale svizzero anche se allora era in uso in tutto l'arco alpino. E da allora è diventato uno dei simboli della terra elvetica.
Una montagna molto amata dagli svizzeri ed apprezzata per le escursioni è anche il Rigi (1800 metri di quota) che offre più di cento chilometri di sentieri. E ancora il Pilatus, il monte del drago, sopra Lucerna, un luogo ricco di leggende. Nelle giornate terse offre la vista panoramica di settantatre vette alpine.
A Lucerna al rientro il consiglio è una cena romantica e raffinata allo Scala Restaurant dell'Art Deco Hotel Montana cui si giunge dal lago con una funicolare privata. La cucina è eccellente, la vista strepitosa. (Un pacchetto weekend, due notti con una cena di sei portate parte da 352 euro a persona. www. hotel-montana.

ch)
E ancora la Svizzera offre l'opportunità ai suoi ospiti stranieri di lasciare a casa l'automobile: lo Swiss Pass è un biglietto integrato che include treni, battelli, autobus. Il costo per 3 giorni è di 161 euro. (www.swisstravelsystem.ch). Info: Svizzera Turismo, numero verde 80010020030, www.svizzera.it

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