Difficile per i genitori dei bambini di Roma e del Lazio trovare il vaccino esavalente, una vaccinazione gratuita e obbligatoria, distribuita dalle Asl, che fornisce protezione contro difterite, tetano, pertosse, polio, epatite e Hib (influenze di tipo B). Il vaccino, che va somministrato ai bimbi di tre mesi con due richiami (a cinque mesi e a un anno di età), di fatto, è introvabile. Ed ecco centinaia di mamme e papà costretti a rinunciare a giornate di lavoro, a sopportare lunghe code agli ambulatori delle Asl, per poi sentirsi dire di ripassare almeno dopo sette-dieci giorni. Ieri, ed è solo lultimo caso, è capitato ai genitori che si sono recati alla Asl Rm A in via San Martino della Battaglia. Qui, inesorabile, sulla porta principale campeggiava il cartello: «Attenzione, vaccino esavalente temporaneamente non disponibile». Ma, appunto, è solo uno degli innumerevoli casi. «Il vaccino - spiega Antonio Cirillo, responsabile vaccinazioni della Asl Rm A - manca a macchia dolio un po in tutte le Aziende sanitarie locali. Da noi al momento è esaurito e sarà di nuovo disponibile non prima di mercoledì-giovedì, quando arriveranno le nuove scorte. A partire da ottobre, infatti, una delle due aziende farmaceutiche che produce lesavalente in Italia, non può più distribuire il vaccino. Risultato: le Asl ricevono lesavalente da ununica ditta che non è in grado, improvvisamente, di aumentare la sua produzione per far fronte al vuoto lasciato dalla concorrente». In sostanza la ditta, che fornisce gli esavalenti circa una volta al mese, consegna una quantità di vaccino che si esaurisce in breve tempo. Le Asl, quindi, rimangono ogni mese «scoperte» per diversi giorni, provocando notevoli disagi allutenza. In Italia le aziende farmaceutiche che producono questo vaccino sono la Sanofi e la GlaxoSmithKline (Gsk). «A partire da settembre - aggiunge Valeria Desiderio, responsabile per le campagne vaccinali della Regione Lazio - lAgenzia del farmaco ha ritirato dal mercato, in via precauzionale, lesavalente prodotto dalla ditta Sanofi, anche se occorre ben specificare che questo non comporta alcun rischio per i bimbi già vaccinati. Intanto, però, la gara bandita annualmente per lapprovvigionamento regionale dei vaccini era stata vinta proprio dalla Sanofi. La Regione Lazio, quindi, di punto in bianco, è rimasta senza fornitore. Fortunatamente laltra azienda ha sopperito subito, fornendo comunque, però, una quantità minore di vaccini rispetto alla Sanofi. Ora si sta attivando per avere un ciclo maggiore di produzione, ma sono necessari tempi tecnici che vanno rispettati. Mi attiverò - conclude Desiderio - affinché le Asl regionali non abbiano più problemi di vaccino».
Cirillo tranquillizza i genitori dei piccoli che non possono ricevere la vaccinazione: «Cè un lasso di tempo ampio per vaccinare i bambini, più di un mese, sia per la prima vaccinazione che per i richiami. Mi sento di tranquillizzare mamme e papà: i loro figli riceveranno lesavalente, seppur con ritardo, e questo non comporterà problemi per la salute dei piccoli».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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