«Vado a vendere l’auto». Promotore finanziario sparisce in Slovenia

È giallo sulla scomparsa di un promotore finanziario residente a Trieste, Roberto Menicali, 58 anni. Di lui non si hanno più notizie da domenica scorsa, quando, stando a quanto la moglie ha raccontato alla polizia, si sarebbe incontrato nei pressi della Stazione centrale con due persone che avevano risposto a un annuncio dicendosi interessate ad acquistare la sua autovettura. Finora gli inquirenti sono riusciti a ricostruire i suoi movimenti nelle due ore successive all’incontro, poi più nulla.
Menicali avrebbe fatto salire i due uomini sulla sua Mercedes dirigendosi a Sesana, in Slovenia, per fare un pieno di carburante. A documentarlo le telecamere a circuito chiuso della pompa di benzina, che lo filmano mentre scende dalla macchina per andare a pagare il pieno. A bordo rimangono i due uomini, uno seduto accanto al posto del conducente, uno dietro. Una seconda traccia arriva da uno sportello bancomat in prossimità del confine croato, ma stavolta ad essere ripreso dalle telecamere non è più il promotore finanziario, ma uno dei due che lo accompagnavano. È solo, per ben tre volte cerca di prelevare contante allo sportello con il bancomat dell’promotore, ma non «azzecca» il pin. Al terzo tentativo la tessera magnetica viene ritirata.
In base a quanto accertato dalla polizia slovena che collabora alle indagini della Squadra mobile di Trieste, lo sconosciuto avrebbe attraversato il confine croato e poi quello della Bosnia. I filmati a circuito chiuso, in particolare quello dello sportello bancomat, hanno ripreso un’immagine sufficientemente nitida dell’uomo. Al vaglio degli inquirenti anche i tabulati del cellulare del promotore finanziario. Proprio sul telefonino nei giorni precedenti era stato contattato dai due «acquirenti». Rimane in piedi anche l’ipotesi di un allontanamento volontario. «Consideriamo il caso come una scomparsa -spiega il capo della Mobile Mario Bo- e non abbiamo elementi per credere che si tratti di un sequestro».

Tre giorni fa Roberto Menicali si sarebbe dovuto presentare dai carabinieri di Gradisca d’Isonzo (Gorizia) per essere sentito come testimone in merito ad un fascicolo della Procura di Roma per circonvenzione di incapace su una truffa di oltre un milione di euro. Finora però non sono emersi elementi che colleghino l’inchiesta romana alla scomparsa.

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