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Valanga Inter e Juve: arriva Chivu, Trezeguet resta

Ormai certo il passaggio del romeno in nerazzurro. Nelle prossime ore presentato Suazo. La Signora strappa il sì all’attaccante e sta per riprendersi Cannavaro

Valanga Inter e Juve: arriva Chivu, Trezeguet resta

«Sono orgoglioso di legare il mio nome per altre quattro stagioni alla Juventus». Era annunciato cielo sereno sopra David Trezeguet ma non che il francese avrebbe messo una firma fino al 2011. David è stato ricevuto dal presidente Giovanni Cobolli Gigli e dall’ad Jean Claude Blanc, soluzione non fulminea ma poi accordo totale: «Da parte nostra c’è sempre stata l’intenzione di confermare un campione che in sette anni ha scritto la storia della società - ha dichiarato Blanc -, contribuendo a raggiungere traguardi importanti». Ora resta da scegliere il difensore centrale: Gabriel Milito è sempre in pole ma la Juve deve arrivare ad almeno 15 milioni da versare al Saragozza. Le alternative sono i brasiliani Pepe e Luisao, e Andrea Barzagli. Ma nelle ultime ore si è fatta sempre più insistente una voce che vorrebbe il clamoroso ritorno di Fabio Cannavaro.
Cristian Chivu invece se l’è presa comoda, prima di partire per le Bahamas si spiaggia a Montecarlo per i prossimi tre giorni dopo aver fatto shopping nel triangolo della moda. La sua presenza a Milano non è più necessaria dopo aver raggiunto l’accordo economico con il vicepresidente Rinaldo Ghelfi: quadriennale di 4,5 milioni netti a stagione. In realtà la trattativa è stata definita dal suo manager, il romeno Joan Becali, che si è presentato negli uffici di Ghelfi con la proposta contrattuale del Barcellona, giusto per far capire che la concorrenza esiste veramente. Il trasferimento del cartellino del romeno invece è stato argomento diretto fra Massimo Moratti e Rosella Sensi che si sono sentiti telefonicamente, il presidente dell’Inter è determinato a non alzare l’offerta che resta inferiore a quella del Barcellona, 11 milioni contro 14, ma a conti fatti la differenza è ridotta all’osso, anzi privilegia l’Inter. L’offerta del Barcellona, con pagamento dall’estero, comporta alcune controindicazioni, fra Roma e Inter c’è poi la questione economica legata all’acquisto della metà del cileno David Pizarro, 5,75 milioni in tre anni, infine un diverso e più importante riconoscimento per il manager del romeno toglierebbe ogni ulteriore incertezza. Tutto lascia supporre che non ci sia partita, per qualcuno anzi l’operazione sarebbe già stata chiusa ma senza un’ufficialità in quanto la Roma, per proprie esigenze di bilancio, vorrebbe annunciare la cessione di Cristian Chivu il primo giorno utile di luglio, e cioè lunedì 2. Per il medesimo motivo Rosella Sensi si sarebbe decisamente seccata per l’annuncio intempestivo di Massimo Cellino che ha dato per concluso il trasferimento in comproprietà di Mauro Esposito. Gli spagnoli non hanno mollato la presa fino all’ultimo, per Ernesto Bronzetti, agente Fifa che ha condotto la trattativa fra la Roma e gli spagnoli, il procuratore Becali aveva ormai accettato le linee generali proposte dal Barcellona, straconvinto che in serata, al termine del Consiglio direttivo del club, sarebbe arrivato un rilancio impossibile da rifiutare.
Invece solo per pochi minuti Cristian Chivu e David Suazo non si sono incrociati, alloggiati nel medesimo hotel milanese. Poche frasi di circostanza per l’honduregno ma volto decisamente soddisfatto e rilassato dopo la querelle dei giorni scorsi che proprio nel tardo pomeriggio di ieri è entrata nella sua fase calda con il presidente dell’Inter, il vice Rinaldo Ghelfi e il direttore sportivo Marco Branca, ascoltati dall’Ufficio indagini per il pasticciaccio attorno alla firma di un accordo economico avventatamente annunciato. Suazo ora è dell’Inter, e ieri avrebbe ripetuto il rito della sua firma sul contratto che lo legherà a Moratti per le prossime quattro stagioni.
Ma ieri il mercato è stato scosso dal presidente del Milan Silvio Berlusconi che in mattinata ha tracciato la nuova strategia societaria: «Il presidente del Barcellona mi ha detto che se lui vendesse Ronaldinho sarebbe costretto ad espatriare... Speriamo di riuscire a trovare qualcuno che sia all’altezza del Milan - ha auspicato -. In effetti è già la squadra campione d’Europa con un Ronaldo in più da cui ci aspettiamo moltissimo. Se poi ci fosse sul mercato qualche grande giocatore... Eto’o è incedibile? Vediamo, vediamo, non poniamo limiti alla provvidenza». Una linea condivisa anche da Carlo Ancelotti: «Abbiamo vinto la Coppa dei Campioni senza Ronaldo. L’anno prossimo avremo anche Ronaldo, quindi non siamo disperati. Se non riusciremo a trovare un grande giocatore potremo anche restare così».
In realtà con Ronaldinho dichiarato incedibile da Joan Laporta, Arsenal e Milan hanno lanciato la volata per assicurarsi Eto’o, impresa titanica, almeno 40 milioni di euro per il suo cartellino e otto milioni netti a stagione per l’attaccante. Ma la discesa in campo del Cavaliere è un segnale forte e ora viene valutata ogni più insignificante indicazione, per esempio la scoperta da parte di Ronaldinho di non esser più il più bello del reame e che Henry guadagnerà 10 milioni di euro netti, cioè più di lui. Sensibile agli euro come mamma orsa ai propri piccoli, Ronaldinho ha subito chiesto un colloquio urgente alla società e nelle prossime ore potrebbe addirittura tornare prepotentemente sul mercato.
Nel giorno dell’apertura del Quark Hotel, una notizia che non può far piacere: la Sampdoria ha inviato a Francesco Flachi la lettera di rescissione unilaterale del contratto.

Il giocatore era stato trovato positivo alla cocaina al termine della partita con l’Inter dello scorso 28 gennaio.

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