«Limitare la produzione di rifiuti è uno degli obiettivi regionali assieme al recupero della materia del rifiuto stesso». Così lassessore regionale alle Reti e servizi di pubblica utilità, Maurizio Bernardo, nel suo intervento al convegno «Sistema Milano di raccolta differenziata e valorizzazione dei rifiuti» alla Loggia dei Mercanti. «La raccolta differenziata - le sue parole - suddivisa in raccolta di alluminio, carta, ferro, legno, organico, plastica, verde e vetro, si attesta al 42 per cento del rifiuto urbano prodotto, circa 800mila tonnellate allanno in provincia di Milano». Dove esistono una decina di impianti di recupero carta, sei di recupero biomasse (legno), mobilifici con impianti di recupero energetico, una buona percentuale di recupero di plastiche tramite consorzi e una grande quantità di ferro e alluminio, che viene inviata a fonderie e acciaierie lombarde. «Ad oggi - spiega Bernardo - ci sono solo due impianti di compostaggio per il recupero organico. Questo è dovuto essenzialmente alla carenza di progetti proposti dagli imprenditori».
La politica regionale è indirizzata verso impianti di termoutilizzazione e teleriscaldamento allo scopo di aumentare la produzione di energia e ridurre linquinamento atmosferico provocato dalle caldaie domestiche». Nella provincia ci sono due inceneritori di rifiuti urbani che effettuano il 28 per cento di recupero di energia elettrica. Uno dei due, il Silla 2, oltre a produrre energia elettrica, fornisce il teleriscaldamento nei Comuni limitrofi di Rho e Pero.
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