«Varese - Campo dei Fiori», corsa in salita per uomini veri

E’ uno di quei libri che ti vien voglia di sfogliare, anche se non sei un patito di automobili. E, per evitare fastidiosi equivoci, quando diciamo «automobili» intendiamo quelle vere, quelle con i parafanghi di fuori e i carburatori sotto il cofano. Non gli elettrodomestici che siamo costretti a guidare oggi. Il libro, dicevamo. S’intitola «Varese-Campo dei Fiori, una città in corsa» (Era Edizioni, 430 pagine, 68 euro), scritto a quattro mani dal varesino Carlo Maganza e dal legnanese Giuseppe Colombo, storici di automobilismo sportivo, nelle librerie specializzate in questi giorni. Gli autori hanno ricostruito la corsa di velocità in salita che dà il titolo all’opera (monumentale), disputata dal 1931 al 1960 lungo il percorso di 10 km che partiva da viale Aguggiari nella «Città Giardino» per arrivare su in cima al Campo dei Fiori, all’ingresso del Grand Hotel. Il volume, ricchissimo di fotografie, frutto di una ricerca minuziosa quanto maniacale, propone una parte squisitamente cronachistica (piloti e vetture partecipanti e rassegna stampa originale), ma si distingue e appassiona per la sfera aneddotica che Maganza e Colombo hanno ricreato, attraverso il racconto in presa diretta di molti protagonisti, ancora - per fortuna - in vita.

Ma oltre alla storia di una corsa, il libro è anche la ricostruzione di due epoche - prima e dopo il secondo conflitto mondiale -, con i loro costumi, le loro leggende, la loro quotidianità, i loro traumi, drammi, gioie e tragedie. Un affresco davvero a tinte forti, adatto anche ai giovani con tanto ancora da imparare.

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