Gli abitanti oggi ne vanno fieri. E a vedere le pale bianche mosse dal vento ora arrivano anche i turisti. Succede a Varese Ligure, comune dellentroterra spezzino, dove è stato realizzato il più importante parco eolico della Liguria. «I quattro mulini a elica sono entrati a far parte della nostra identità, i miei cittadini sono orgogliosi di averli - racconta il sindaco, Michela Marcone-. Quando abbiamo deciso di installare gli ultimi due, lunica voce contraria è stata quella di un'associazione che tutela il paesaggio. Da Roma, credo senza neanche venire a vedere limpianto, ha presentato un ricorso al Tar».
Non è bastato a fermare il centro dellalta Val di Vara, premiato dallUnione europea come il comune modello in Europa per il decollo delle energie rinnovabili. Il merito è soprattutto dei quattro mulini che, mossi giorno e notte dal vento, producono energia poi immessa nella rete nazionale, come prevede la legge. «Tanti mi chiedevano: Ma perché mettere le pale?. E io ribaltavo la domanda: Perché non farlo? - racconta il primo cittadino-. Cè voluto molto lavoro, ma da buoni liguri, un po testoni, ci siamo riusciti».
E oggi capita spesso che qualcuno arrivi in paese e chieda dove sono i mulini, per vederli da vicino. «Non mi risulta succeda lo stesso con le centrali a carbone...» sorride il sindaco. Limpianto non è di proprietà del Comune, ma della società spezzina che si occupa di energia. «Per questo non posso dire con certezza quanti posti di lavoro ha creato il campo eolico. Vedo arrivare i tecnici a controllarne il funzionamento, di certo qualcuno sta lavorando grazie ai nostri impianti».
Al Comune viene «girata» una parte di quanto incassato dalla vendita dellenergia alla rete nazionale. In quanto energia «verde», quella prodotta a Varese Ligure viene pagata di più, come prevede la legge. «Lincasso è reinvestito in progetti per lambiente: abbiamo messo i pannelli solari in scuole e uffici comunali, lacqua delle docce della piscina viene riscaldata attraverso un impianto che sfrutta i raggi del sole» spiega il primo cittadino. A Varese Ligure non ci sono industrie. Anche per questo è stato possibile sviluppare lagricoltura biologica. «Oggi ci sono più di 60 aziende che coltivano in questo modo» ricordano in Comune.
Ma è tanto difficile far accettare i mulini che sfruttano il vento? «A chi contesta limpatto sul paesaggio ricordo che tutto, anche una strada o peggio unautostrada è una ferita allambiente. Ma cosa vogliamo fare, abbatterla? - si chiede il sindaco-. Lobiettivo in tutti i Paesi industrializzati è quello di ridurre i consumi di energia. Nei fatti, però, succede il contrario.
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