Il collegio di Varese ama la storia, la propria e quella del Paese. Lo dimostra linteressante - e per certi aspetti commovente, come tutte le testimonianze di vita autentica - volumetto Breve Historia 1907-1950, realizzato nel 1997 in occasione del 65° anno di fondazione, con il patrocinio della Provincia di Varese e della Camera di commercio. Mezzo secolo di storia di una città e di una nazione raccontata attraverso queste pagine, che anche graficamente - dal corsivo elegante dinizio secolo alla calligrafia commerciale dei nostri padri, fino ai dattiloscritti del dopoguerra - evidenziano il trascorrere di unepoca: dalla Grande Guerra al Ventennio, poi la ricostruzione fino alle soglie del boom.
Accanto alla grande storia, cè quella di tutti i giorni: riunioni, scadenze, elezioni e ammissioni - chissà quanto sospirate - al registro della professione.
Qua e là, spunta anche qualche aneddoto curioso, come questo: «12 dicembre 1921. Nomina Commissione desame. Si raccomnda la massima serietà nelle prove in quanto circola la voce che il Collegio di Como è troppo benevolo cogli aspiranti allesercizio della professione di ragioniere». Sì, perché, la storia del collegio di Varese, almeno per i primi anni, coincide con quella di Como: solo nel 1932, cinque anni dopo listituzione della provincia, arriva lautonomia anche per i ragionieri. Oggi gli iscritti al circondario di Varese sono 207. La consulenza in materia fiscale, pur non costituendo la principale realtà della professione, è sicuramente unattività diffusa, con la relativa assistenza ai clienti. In particolare modo la contabilità delle aziende e la compilazione delle denunce dei redditi sia delle persone fisiche che degli esercenti attività di impresa. Che sono molti: la provincia di Varese è una realtà ad alta concentrazione industriale - oltre che artigianale e commerciale - nei settori del tessile-abbigliamento, metalmeccanico, chimico, farmaceutico, della produzione di gomma e materie plastiche e nel comparto dellocchialeria. Il Varesotto si classifica tra le province italiane che registrano i più alti valori aggiunti pro-capite.
«È ovvio che con lesperienza - spiega il presidente Patrizio Basilico - varia il raggio di azione del professionista con consulenze in materia societaria, finanziaria e amministrativa, con incarichi per redazione di perizie su valutazioni aziendali e fino ad arrivare agli incarichi per procedure concorsuali presso i Tribunali o lassunzione di incarichi di sindaco in società di capitale. Di non poco conto è anche la difesa del contribuente presso le competenti Commissioni tributarie in materia di contenzioso fiscale o la figura di revisore contabile presso enti locali».
Tra breve, con lalbo unico, che cosa cambierà? «Diventeremo più europei: è solo in Italia che gli esperti in materia contabile si distinguono in dottori commercialisti e ragionieri commercialisti - risponde il presidente Basilico -.
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