C'è il simbolismo dell'acqua a raccontare che le barriere possono essere più fluide di quanto si possa credere. E ci sono i ragazzi con disabilità cognitiva del Progetto Filippide a dimostrare che in vasca le fragilità si diluiscono, anche al cospetto di campioni mondiali di nuoto sincronizzato come Giorgio Minisini e Gemma Galli. Una sintesi che ha preso forma ieri nell'AcquaHub di Monza, la piscina Pia Grande, con la seconda edizione di Sinfonie d'Acqua. Una doppia rappresentazione, alle 18 e alle 21, che è una vetrina per dimostrare come lo sport possa essere strumento di comunicazione sociale. Il mezzo ha la medesima dignità dello scopo, che è poi la raccolta fondi per l'associazione Nutrimente impegnata nell'affrontare le problematiche di ragazzi affetti da disturbi alimentari e degli stessi percorsi di assistenza condotti da Filippide. "Quel che più mi entusiasma è che i nostri ragazzi non sono considerati disabili, ma atleti. E con Sinfonie d'Acqua impariamo a vedere oltre le parole". A dirlo è la referente lombarda del Progetto Filippide, che oltre le disabilità intellettive dei ragazzi da lei assistiti, sposa una narrazione collettiva improntata alla sostenibilità del progetto. Durante lo spettacolo di nuoto sincronizzato ci sono decine di atlete di nuoto artistico e anche Minisini (4 ori mondiali, 4 ori europei e 12 Coppe del mondo, all'interno di uno sport tradizionalmente praticato da atlete di sesso femminile) e Galli (2 argenti e 2 bronzi mondiali), in uno spettacolo di emozioni raccontato anche dal Tonoli Choir, come è stato raccontato durante la presentazione dell'evento alla sede Bcc Milano di Carugate. Lì dove nei giorni precedenti Sinfonie d'Acqua era stata premiata con Luinetti.
it, organizzatore dell'evento, proprio dal Fair play award, l'iniziativa di Bcc che negli anni ha scelto di premiare le iniziative sportive di alto valore sociale. "Sinfonie d'Acqua è uno spettacolo unico di nuoto artistico, che celebra la bellezza dello sport come simbolo di inclusione" ha detto il presidente regionale del Coni, Marco Riva.