In vasca con l’israeliano? L’atleta iraniano non si tuffa

Roma«C'è il nuotatore israeliano in un'altra corsia? No, grazie, preferisco non gareggiare». Protagonista della vicenda, che fa entrare prepotentemente la politica in vasca ai Mondiali di Roma 2009, è l'iraniano Mohamed Alirezaei Dizicheh. Atleta recidivo, visto che fece lo stesso alle Olimpiadi di Pechino dell'anno scorso, adducendo però un attacco di appendicite mezz'ora prima della gara.
È l'edizione on line del giornale Yediot Ahronot a rivelare l'accaduto, che passa inosservato alla maggior parte dei presenti nell'impianto del Foro Italico. Sono appena passate le nove del mattino, la gara dei 50 rana è alla diciassettesima e ultima batteria di qualificazione e i nomi dei partenti compaiono sul tabellone elettronico. L'israeliano Michael Malul è in corsia zero, Alirezaei, che lunedì ha compiuto 24 anni, dovrebbe essere nella nona. Invece non c'è, forse ha letto in anticipo la lista dei partenti e, probabilmente d'accordo con la sua delegazione (sono appena cinque i nuotatori iraniani iscritti alle gare romane), ha deciso di rinunciare. Stavolta senza motivazione ufficiale, tanto che la Fina cade dalle nuvole quando apprende la notizia battuta dalle agenzie internazionali.
Sembrerebbe un boicottaggio in piena regola, così la Federazione internazionale di nuoto decide di aprire un'inchiesta e vederci chiaro. Se verrà confermato il "forfait" per motivi politici, per Alirezaei sarà inevitabile una pesante squalifica. Chissà come si difenderà ora il presidente della federazione iraniana di nuoto, Vahid Moradi, per evitare un drastico provvedimento disciplinare. «Un replay di quanto accaduto già alle Olimpiadi di Pechino», scrive il giornale israeliano. Infatti nel 2008 in Cina in occasione delle qualificazioni dei 100 rana ai Giochi, l'iraniano non accettò di gareggiare al fianco di un altro rivale israeliano, Tom Beeri. Ma un caso simile, che riguardava un judoka, si verificò alle Olimpiadi di Atene 2004: l'iraniano Arash Miresmaeili, uno dei favoriti per l'oro nella sua categoria, si rifiutò di affrontare l'israeliano Ehud Vaks in un turno preliminare e venne quindi eliminato. Tornato in patria, venne accolto come un eroe e addirittura premiato con 115mila dollari dal regime iraniano. Forse accadrà lo stesso per Alirezaei.


Il buon esempio, racconta Yediot Ahronot, arriva invece da un vicino di casa di Alirezaei: il dorsista 17enne iracheno Saif Alaslam Al-Saadi, anche lui impegnato ai Mondiali di Roma, si è presentato ai blocchi di partenza della prima batteria dei 100. Unico avversario, l'israeliano Itai Chammah, che lo ha anche battuto.

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