«Per Matias Kugler, come per Francesco Totti, la redenzione passa dalla gogna mediatica, dal riflettere sui propri errori e da una buona sosta in Confessionale».
Dopo la condanna del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ad assolvere Totti per il fallo da dietro su Mario Balotelli provvede il Vaticano.
Così Monsignor Claudio Paganini, presidente e quindi «patron» della Clericus Cup, fa sapere che attende in confessionale sia il capitano giallorosso sia il seminarista calciatore della Gregoriana, che sabato scorso, dopo aver subito il gol-beffa dell'eliminazione dal torneo, ha scalciato da dietro Giacomo Piermarini, seminarista del Redemptoris Mater. È stato un fallo intenzionale identico a quello commesso da Totti nella finale di Coppa Italia, ai danni dell'interista Balotelli.
Il 24enne seminarista tedesco è stato espulso esattamente come il romanista: «entrambi hanno un compito difficile», secondo il consulente ecclesiastico del Csi che organizza il campionato di calcio del Vaticano, riservato a sacerdoti e seminaristi.
«Sia Totti, sia Matias vivono la fatica di tradurre i valori all'interno delle frontiere educative - dice ancora monsignor Paganini - dove i valori devono confrontarsi con l'umanità, con la passione, con le debolezze e le incoerenze del mondo. Non scandalizzano le debolezze umane: il vero scandalo è non dar loro la possibilità di redenzione. Mettersi in gioco è rischioso e può produrre errori, ma è l'unico modo per imparare a vivere e correggere gli errori lungo il cammino. Troppo facile, e monotono, vivere sotto una campana di vetro».
Don Claudio, tornando sull'episodio di sabato scorso, e per stemperare le tensioni nel torneo clericale, scherza dicendo che «a questo punto, per le finali, ci vorrà a bordo campo un secchio d'acqua benedetta per raffreddare i bollenti spiriti».
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