Dal Vaticano un centro Sos per aiutare le coppie

Si chiama Retrouvaille, nome portafortuna per chi spera di ritrovarsi, ha un sezione italiana con tanto di 800-123958, il numero verde per coppie in crisi. L’associazione è nata in Canada e il cardinale Ennio Antonelli la propone come antidoto al divorzio breve. «A me sembra che l’impegno dovrebbe essere aiutare le persone a ricostruire l’unità» spiega il presidente del Pontificio consiglio della famiglia, affrontando lo spinoso tema della proposta di legge sul divorzio breve che arriverà al voto finale della Camera tra poche settimane.
Sul tema era già intervenuto lunedì scorso il presidente della Cei, Angelo Bagnasco, nella prolusione all’assemblea generale dei vescovi: «Il cosiddetto divorzio breve contraddice gravemente qualunque possibilità di recupero e rende più fragili i legami sociali». Timori ripresi da Avvenire. «Agevolare la famiglia e non lo smontaggio-blitz del matrimonio, in un Paese che rischia di frantumarsi, è una scelta lungimirante».
A volte le unioni vanno in pezzi perché marito e moglie non hanno tempi e spazi per uscire dal turbine delle incomprensioni. E tutti sanno quanto sia costoso rompere un’unione, in termini economici, psicologici, per i figli, per la famiglia, per gli amici della coppia. E così il cardinale Antonelli cita un esempio di good practise, l’associazione canadese Retrouvaille, «realizzata da quelli che erano falliti nel matrimonio e che hanno fatto l’esperienza di ritrovare l’unità coniugale e sono così diventati apostoli della possibilità di ricostruire un legame».
Il «ministro» vaticano della Famiglia ha chiesto che associazioni come Retrouvaille, che «stanno ottenendo ottimi risultati», possano godere di riconoscimento istituzionale.

La proposta alla società e al Parlamento: «Questo spirito non dovrebbe essere lasciato solo all’opera di persone di buona volontà, bensì anche alle istituzioni. Bisogna fare il possibile perché il matrimonio sia stabile: rispettare, sì, la libertà delle persone, ma aiutare a non distruggere i legami familiari».

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