Anni a predicare contro la Chiesa e contro il Papa, possibilmente con attacchi estesi a Silvio Berlusconi. E tutto è sempre filato via liscio. Delle parole dal pulpito (e dalle riviste patinate di sinistra) di don Paolo Farinella, prete, parroco della chiesa di San Torpete a Genova, sembrava non interessare a nessuno. Ora il Vaticano ha detto basta e ha avviato un procedimento chiedendo al cardinale Angelo Bagnasco di intervenire e convocare il prelato. Il pieno sostegno di don Farinella allappello in favore del testamento biologico e delle scelte sul fine vita rivolto dalle pagine di Micromega non è passato inosservato. Così come il fatto che il sacerdote genovese abbia partecipato in luglio a un dibattito organizzato dal Comune nellambito della «Settimana dei diritti». Ospite donore Beppino Englaro, la voce della Chiesa era stata affidata da Nando Dalla Chiesa, consulente del sindaco per la cultura, proprio al prete ribelle, che aveva stupito tutti, «scavalcando» addirittura il papà di Eluana e confermando come lunico diritto che lincontro si riprometteva di tutelare fosse quello della libertà di scegliere la morte. Anche in quel caso, nessuna presa di posizione formale dalla Curia genovese.
Adesso la Congregazione per la Dottrina della Fede ha richiamato i vescovi diretti superiori di tutti quei 41 prelati che si erano espressi a favore di testamento biologico e libertà di coscienza sul fine vita sottoscrivendo lappello di Micromega. Il cardinale Bagnasco ha così convocato il sacerdote chiedendogli una «difesa» scritta delle sue posizioni che potrebbero portarlo fino alla sospensione a divinis. Lincontro, avvenuto il 7 agosto, era rimasto segreto per volere dello stesso presidente della Cei, ma è stato don Farinella a confermarlo.
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