Vaticano

"È molto malato". Papa Francesco chiede di pregare per Benedetto XVI

L'annuncio è arrivato dal Santo Padre al termine dell'udienza generale. Chieste preghiere per la salute del predecessore

"È molto malato". Papa Francesco chiede di pregare per Benedetto XVI

Benedetto XVI è molto ammalato. A rivelarlo è il suo successore, Francesco, al termine dell'udienza generale di oggi in Sala Nervi. "Vorrei chiedere a tutti voi preghiere per il Papa emerito, che nel silenzio sta sostenendo la Chiesa", ha detto il Pontefice argentino rivolgendosi ai fedeli presenti in Vaticano. Un annuncio che sta facendo preoccupare i tanti figli spirituali del pontificato benedettino, conclusosi quasi dieci anni fa con una storica rinuncia.

L'ultima immagine

Le ultime immagini di Benedetto XVI risalgono ad inizio dicembre in occasione dell'udienza concessa al Monastero Mater Ecclesiae ai vincitori del premio a lui intitolato. Oltre al maestro di teologia cristiana francese padre Michel Fédou, e al giurista sudafricano naturalizzato statunitense professore Joseph Weiler, primo vincitore di religione ebraica, il Papa emerito aveva ricevuto anche il presidente della Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, il suo ex 'portavoce' padre Federico Lombardi e il segretario esecutivo, il professore Pietro Luca Azzaro. All'incontro era presente, come di consueto, anche il fedele segretario particolare nonché prefetto della Casa Pontificia, monsignor Georg Gänswein.

La mancata visita

Monsignor Gänswein, molto legato al Papa emerito che nel 1996 lo chiamò a collaborare con lui alla Congregazione per la dottrina della fede ai tempi in cui rivestiva l'incarico di prefetto, ha avuto modo di salutare Francesco il 22 dicembre in occasione della presentazione degli auguri natalizi alla Curia. Nelle immagini della stretta di mano, l'arcivescovo tedesco non era parso teso o preoccupato.

Tuttavia c'è un particolare che potrebbe essere legato proprio all'aggravarsi delle condizioni di salute di Benedetto XVI: Francesco, infatti, quest'anno non si è recato al Monastero Mater Ecclesiae per omaggiare il suo predecessore con uno di quegli incontri definiti da lui stesso personali, fraterni ed affettuosi. L'ultimo faccia a faccia ufficiale prima di oggi risale a fine agosto, quando al termine del Concistoro per la creazione di diciannove nuovi cardinali - il ventesimo, il ghanese monsignor Richard Kuuia Baawobr, si ammalò non appena sbarcato a Roma e non riuscì ad essere presente in Basilica. E' morto a fine novembre - Francesco li aveva accompagnati nel luogo del ritiro di Benedetto XVI. Il Pontefice regnante ed il Papa emerito avevano benedetto insieme i neo-porporati.

La preghiera al Monastero

Dopo le parole in udienza, Francesco si è recato subito al Monastero Mater Ecclesiae per recare visita a Benedetto XVI e raccogliersi in preghiera. Ne ha dato notizia il direttore dalla Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni che ha anche confermato ai giornalisti che "nelle ultime ore si è verificato un aggravamento dovuto all'avanzare dell'età" specificando che "la situazione al momento resta sotto controllo, seguita costantemente dai medici".

La reazione

All'annuncio di Francesco in udienza generale, è stata grande la commozione sul web e subito tantissimi fedeli da ogni parte del mondo hanno accolto il suo appello per pregare per Benedetto XVI.

Peter Seewald, suo biografo ed amico che aveva avuto modo di vederlo ad ottobre, aveva raccontato di aver visto Ratzinger "molto sofferente" ed aveva spiegato di averlo visto peggio rispetto agli ultimi incontri che avevano avuto. Tuttavia, il giornalista tedesco aveva dato testimonianza della lucidità dell'ex Pontefice regnante sostenendo che lui stesso si spiegava la sua longevità con una "missione" affidatagli dal Signore.

Preoccupazione per la guerra

Il Papa emerito viene tenuto informato degli sviluppi nel mondo e nella Chiesa. Per questo la notizia dello scoppio della guerra in Ucraina lo ha preoccupato molto. Ne ha dato prova nel corso di uno degli ultimi incontri di cui abbiamo notizia, quello con il capo della Chiesa greco cattolica ucraina, monsignor Sviatoslav Shevchuk, che aveva chiesto preghiere per il suo Paese martoriato dal conflitto.

Benedetto XVI aveva risposto affermativamente, promettendo preghiere per il popolo ucraino e per il ritorno della pace.

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