"Nella bara, niente catafalco". Papa Francesco prepara il suo funerale

L'idea è quella di scegliere un rituale semplice, come anticipato nel libro-intervista "El Sucesor"

"Nella bara, niente catafalco". Papa Francesco prepara il suo funerale
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Papa Francesco allontana le voci su una presunta riforma delle norme del Conclave, ma ammette di essere al lavoro per modificare quelle che regolano il rituale funerario dei pontefici.

Stando a quanto da lui rivelato al giornalista spagnolo Javier Martin Brocal, che lo ha intervistato per realizzare il libro "El Sucesor", l'idea di cambiare tutto sarebbe nata dopo i funerali solenni di Benedetto XVI. Già da allora, ammette Bergoglio, il pomposo protocollo funebre con la lunga esposizione della salma su un catafalco era sembrato eccessivo, ma non si oppose alla sua realizzazione."Non volevo intromettermi per niente e dissi, si proceda in totale libertà", ricorda infatti. A partire dal suo funerale tutto dovrebbe cambiare, con una cerimonia più "leggera", "come per qualsiasi altro cristiano".

La morte, spiega, anche per i papi deve essere celebrata "con dignità, come per qualsiasi altro cristiano, e non con una salma adagiata su cuscini esposta per giorni". Il rituale tradizionale è troppo pomposo per Bergoglio: "E poi la prassi di fare due veglie mi sembra eccessiva. Che si faccia una sola veglia e con il papa già nella bara, come avviene in tutte le famiglie", spiega.

Le veglie notturne organizzate a San Pietro in occasione del decesso di Benedetto XVI erano già state criticate: la lunga esposizione della salma nella Basilica è uno degli aspetti più controversi. "Sarà l'ultima veglia fatta così, con il cadavere del Papa esposto fuori dalla bara, in un catafalco", promette Bergoglio. "Ho parlato con il maestro di ceremonie e abbiamo eliminato questo e molte altre cose. Sto rivedendo il rituale in modo che i papi siano velati e sepolti come qualsiasi figlio della Chiesa", rivela ancora il pontefice. In quei giorni di veglia, pur chiudendo San Pietro alle sette, ai fedeli veniva concesso di accedere all'edificio religioso da una porta secondaria laterale per poter pregare anche per tutta la notte. Dal rituale, tuttavia, spariranno anche altri elementi, come la cerimonia di chiusura della bara, e "tutto sarà fatto nello stesso momento".

Per quanto riguarda nello specifico, invece, la sua sepoltura, Papa Francesco anticipa che non avverrà nella Basilica di San Pietro."Nel mio caso mi dovranno portare a Santa Maria Maggiore", anticipa Bergoglio. "Quando il funerale sarà finito, che mi portino lì. Ho molta devozione a Santa Maria la Maggiore, già da prima di essere papa, da sempre".

"Lì è già tutto pronto", dice, spiegando di aver scelto con largo anticipo il punto esatto in cui riposerà il suo corpo."Subito dopo la scultura della Regina della Pace c'è un piccolo recinto, una porta che si affaccia su una stanza che usavano per riporre i lampadari", precisa, "l'ho visto e ho pensato: 'È questo il posto', e il luogo della sepoltura è già pronto. Mi hanno confermato che è già pronto". Un luogo carico di significato per il Papa, che ne racconta l'origine: "So che nell'antica Roma, in quella zona, l'Esquilino, venivano sepolti gli schiavi e i poveri. Non lo sapevo!".

Il legame con l'edificio religioso nasce fin dai tempi in cui Bergoglio si recava in viaggio nella Capitale quando era ancora un arcivescovo: "Andavo lì a pregare, sempre, e una volta in quella zona mi volevano truffare", ricorda, "mi è successo mentre ero sulla strada".

Per quanto riguarda le norme che regolano il Conclave, invece, non c'è in programma alcuna modifica: tanti suoi predecessori, da Pio X a Pio XI, fino ad arrivare a Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, ci hanno messo mano, ma a Bergoglio poco importa.

"Io non l'ho ancora riformato, soprattutto, perché mi sembra una cosa secondaria", spiega nell'intervista. "Il meccanismo ha funzionato molto bene nei due conclavi a cui ho partecipato. Ci sono cose che forse sarebbe la pena cambiare, ma non mi sembra che siano urgenti", conclude.

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