Da Pavia a Cascia, il legame speciale con le comunità agostiniane

Prevosta ha guidato a lungo l'Ordine del "dottore della Chiesa". Quella visita di Ratzinger alle reliquie

Da Pavia a Cascia, il legame speciale con le comunità agostiniane
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«Come agostiniano avere una ricca comunità costruita sulla capacità di condividere con gli altri ciò che ci accade è stato uno dei più grandi doni che mi sono stati dati in questa vita».

Il cardinale Robert Francis Prevost, parlando con «Avvenire», descriveva così uno dei tratti della sua appartenenza all'Ordine di Sant'Agostino, un istituto che ha attraversato la storia della Chiesa unendo contemplazione e azione, senza ricercare la visibilità, ma coltivando la profondità.

Oggi questa comunità con cui prese i voti nel 1981 e di cui è stato priore generale per due mandati saluta il suo primo Papa ed è tra loro che va ricercata la rete dei suoi contatti più stretti, la rete di Papa Leone XIV.

«Santa Rita lo attende e l'invito è già partito» dice padre Giustino Casciano. Il rettore della Basilica di Santa Rita da Cascia da giorni a chi lo interpellava sulla scelta del Conclave, rispondeva secco: «Il cardinal Prevost». Padre Giustino ha una frequentazione di lungo corso con il nuovo Pontefice. «È un segno della provvidenza. In convento è scoppiato il finimondo» ha raccontato a Perugia Today. Prevost

ha esplorato tutta l'Umbria, da Foligno al monastero di Santa Chiara della Croce a Montefalco, dove conosce bene Maria Cristina Daguati, priora delle agostiniane di Montefalco. E monsignor Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia e presidente della Conferenza episcopale umbra aggiunge: «Questa nostra Chiesa è un po' la sua casa e ne siamo orgogliosi».

Dall'Umbria alla Lombardia. Prevost ha familiarità con la comunità agostiniana di Pavia, l'ultima volta è stato qui lo scorso anno, in occasione della reposizione nell'arca delle reliquie di Sant'Agostino. Padre Gianfranco Casagrande, priore della comunità agostiniana, parlando con «La Provincia Pavese» non nasconde la sua gioia per questa elezione che ora apre nuovi scenari per Pavia. Già in altre due occasioni Prevost era stato a Pavia: nel 2011, sempre a San Pietro in Ciel d'oro, dove il 21 aprile 2007, aveva affiancato Papa Benedetto XVI nella sua visita. Alessandro Cattaneo, ex sindaco di Pavia e oggi deputato di Forza Italia, lo conobbe nel 2011 in occasione della Giornata mondiale della Gioventù. «Partecipai a una sua Messa. Mi colpì per la profondità e la modernità del suo pensiero, un Papa matematico, vicino a Sant'Agostino con la sua fede razionale e il suo pensiero solido.

Fece una predica in cinque lingue nella maniera più naturale. Siamo fiduciosi che possa ritornare qui presto».

È forte naturalmente anche il legame con Roma dove arrivò negli anni 80, a 27 anni, per studiare Diritto canonico presso la Pontificia Università San Tommaso d'Aquino e dove ha vissuto in via Paolo VI e via della Scrofa. A Firenze invece c'è Padre Giuseppe Pagano, priore di Santo Spirito. Sono amici dall'83, dai tempi degli studi di Teologia. Giovedì è esplosa la festa nel Convento degli Agostiniani dove il cardinal Prevost era tornato lo scorso anno per la presentazione del restauro della Trasfigurazione di Pier Francesco Foschi.

Pagano, parlando con «La Nazione», attribuisce a Prevost doti umane fuori dal comune: «È una persona che vuole conoscere, si interessa alle cose, ha molti hobby e quando abbiamo viaggiato insieme ci siamo pure divertiti».

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