
"Se alcuni giornalisti parlano di scisma strisciante, non meritano alcuna attenzione". Con queste parole Joseph Ratzinger, già Papa e Papa emerito della Chiesa cattolica, rispondeva sul tema dello scisma in una lettera inedita scritta 11 anni fa, oggi finalmente resa pubblica.
Il destinatario era monsignor Nicola Bux, sacerdote pugliese, collaboratore e amico di Benedetto XVI, che gli aveva scritto esprimendo alcune perplessità seguite alla rinuncia al pontificato da parte del teologo tedesco.
La missiva è stata pubblicata nel libro "Realtà e utopia nella Chiesa", scritto dallo stesso Bux insieme a Vito Palmiotti per la collana I Libri della Bussola.
Nel testo, Benedetto XVI rivela anche che Giovanni Paolo II — oggi santo — aveva riflettuto sull’ipotesi di dimettersi, anche se si trattò solo di un pensiero mai tradotto in azione. Il pontefice emerito, nel testo, ha definito "giusta" la scelta del Papa polacco di restare sul soglio di Pietro.
Ratzinger affronta inoltre la questione della sua rinuncia, spiegando che essa va letta alla luce delle norme canoniche che regolano le dimissioni di un vescovo.
Ritiene quindi corretto il parallelismo tra il Vescovo di Roma e un qualsiasi Vescovo diocesano, anche in merito alla possibilità di rinuncia. Certo, Benedetto XVI sottolineava come la questione, tra vescovi e pontefici, si differenziasse, perchè un Papa deve tenero conto della sua decisione "davanti a Dio e davanti alla Santa Chiesa".
Com'è noto, dopo la rinuncia al pontificato da parte del teologo bavarese, qualcuno si è interrogato sulla possibilità che Ratzinger avesse lasciato "l'esercizio del ministero" ma non il "munus" pietrino.