Vaticano

"Abbiamo maschilizzato la chiesa". Bergoglio contro la "sua" commissione: cosa ha detto

Pronunciando un discorso a braccio, il Papa sferza la Commissione Teologica Internazionale per la ridotta presenza femminile

"Abbiamo maschilizzato la chiesa". Bergoglio contro la "sua" commissione: cosa ha detto

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"Abbiamo maschilizzato la chiesa". Bergoglio contro la "sua" commissione: cosa ha detto

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Nonostante la salute non sia ancora delle migliori, Papa Francesco continua a non rallentare con gli appuntamenti in agenda. Questa mattina ha ricevuto in Vaticano i membri della Commissione Teologica Internazionale ora presieduta dal cardinale Víctor Manuel Fernández, nominato da poco prefetto del dicastero per la dottrina della fede. A loro ha espresso la sua idea di teologia. Al termine del discorso pronunciato a braccio, Francesco ha ammesso la fatica riconoscendo di aver "parlato troppo" e che questo gli aveva "fatto male".

Poche donne

Francesco, alle prese con l'infiammazione polmonare che lo ha costretto a cancellare il viaggio a Dubai previsto per domani, non è riuscito a pronunciare il discorso preparato per l'occasione e si è limitato a consegnarlo. Tuttavia, non ha rinunciato a parlare a braccio, aprendo giustificandosi per il forfait del discorso: "È un bel discorso qui con cose teologiche, ma per come sto io, meglio non leggerlo", ha detto il Papa. Come gli capita spesso di fare, Bergoglio ha tirato le orecchie al gruppo in udienza prima riconoscendo che "la teologia, la riflessione teologica, è molto importante" ma poi ha detto esplicitamente che "c’è qualcosa che non piace a me di voi, scusatemi la sincerità".

Francesco ha notato il numero ridotto di donne presenti: "una, due, tre, cinque donne, poverette! Sono sole!". Nel 2021 il tema delle poche nomine rosa nel ricambio dei membri della Commissione Teologica Internazionale era già uscita, tuttavia era stato il Papa stesso a decidere la tornata per il quinquennio 2021–2026 e dunque una percentuale femminile nell'elenco inferiore al 20%. Bergoglio però si è lamentato, dicendo che "su questo dobbiamo andare avanti" perché "la donna ha una capacità di riflessione teologica diversa da quella che abbiamo noi uomini". Un'idea che nasce dall'esperienza personale da lui raccontata. Il Papa ha detto di aver "studiato tanto la teologia di una donna".

Francesco ha citato il suo punto di riferimento, la filosofa tedesca Hanna-Barbara Gerl, con la quale ha avuto modo di parlare con Romano Guardini. "Lei aveva studiato quella storia e la teologia di quella donna non è tanto profonda, ma è bella, è creativa", ha affermato Francesco dando un annuncio per la futura riunione del consiglio dei nove cardinali che lo coadiuvano nel governo della Chiesa. "E adesso, nella prossima riunione dei nove Cardinali, avremo una riflessione sulla dimensione femminile della Chiesa", ha detto Francesco. Se Giovanni Paolo I diceva che la Chiesa è madre, Francesco ha affermato che "la Chiesa è donna" e che "se noi non sappiamo capire cos'è una donna, mai capiremo cos'è la Chiesa". Da qui il monito: "uno dei grandi peccati che abbiamo avuto è 'maschilizzare' la Chiesa. E questo non si risolve per la via ministeriale, questa è un’altra cosa". Non è la prima volta che Francesco sterza il mondo della teologia in questo modo.

Il richiamo sul Concilio

Nel discorso preparato e che non è riuscito a leggere, il Papa ha dato il suo manifesto programmatico su ciò che intende per teologia. In questa chiave ha citato la lettera scritta al cardinale Víctor Manuel Fernández per l'inizio del suo mandato al dicastero per la dottrina della fede e che invocava una sorta di discontinuità con il passato. Il testo lo richiama, citando la richiesta di "un pensiero che sappia presentare in modo convincente un Dio che ama, che perdona, che salva, che libera, che promuove le persone e le convoca al servizio fraterno" ed esortando i suoi interlocutori a farsi carico di "tale necessità (...) attraverso la proposta di una teologia evangelizzatrice, che promuova il dialogo con il mondo della cultura". Per il Papa oggi c'è bisogno di una "conversione missionaria della Chiesa" che interpreta come una risposta alla "chiamata di Gesù a evangelizzare, fatta propria dal Concilio Vaticano II". Il messaggio di "rottura" sulla teologia dato da Bergoglio arriva nella stessa mattinata in cui, con una messa alle Grotte Vaticane, è stato ricordato l'anniversario della morte di Joseph Ratzinger che della congregazione per la dottrina della fede fu prefetto per quasi tutto il pontificato di Giovanni Paolo II, fino all'elezione del 2005 col nome di Benedetto XVI.

Il prossimo 31 dicembre sarà un anno dalla sua morte.

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