La Vedova allegra al San Babila tra lustrini e musica dal vivo

È in omaggio della tradizione del teatro europeo che il direttore del Teatro San Babila, Gennaro D'Avanzo, apre le porte al suo pubblico di fedelissimi, accogliendoli a suon di musica dal vivo. Fino a domani, infatti, sarà l'Orchestra da Camera Giorgio Strehler, diretta da Antonio Brena, ad accompagnare il coro lirico di Parma guidato dal maestro Romano Opici e i passi di danza del corpo di ballo Parnaso nell'interpretazione dell'operetta La Vedova allegra (info: 02-795469) di Victor León e Leo Stein sulle musiche di Franz Lehár. L'associazione culturale Teatro San Babila, in collaborazione con Felix Company, diretta da Felice Latronico, ha voluto abbracciare il progetto di riportare l'operetta sulle scene, genere che rappresenta le origini del nostro teatro. «Credo sia importante - racconta D'Avanzo - dare spazio a un genere ormai poco frequentato, ma che ci appartiene. Il nostro teatro musicale non è il kolossal di impronta hollywoodiana; il mio obiettivo è quello di ridare dignità all'operetta cercando di farla conoscere anche a chi non ha mai avuto il piacere di goderne lo spirito». Un investimento sulla qualità, quello del direttore del Teatro San Babila che, molto attento a differenziarsi dalle tendenze recenti, spesso finalizzate al risparmio, correda gli allestimenti di coro e musica dal vivo come non si vedeva ormai da vent'anni.

Era la vigilia del Capodanno del 1905 quando debuttò a Vienna, Theater an der Wien, La Vedova allegra, decretando così il successo di un genere leggero, ma che unisce, anche oggi, sotto l'egida dell'arte, teatro e buona musica, divertimento e danza sulle ali di coreografie spettacolari.

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