«Marcos aveva sempre il sorriso sulle labbra. Non ricordiamolo con le lacrime ma con il sorriso, il suo sorriso». Trattiene a stento la commozione Padre Martin, responsabile della comunità latino-americana di santa Caterina, parroco che ha officiato la veglia di preghiera organizzata nella Chiesa della Parrocchia di Santa Maria delle Grazie per ricordare Marcos Kleyner Ramirez e Monica Gilce, uccisi brutalmente nella loro abitazione di via Balbi Piovera a Sampierdarena. Un duplice omicidio che per ora non ha ancora un colpevole. I carabinieri puntano sulla pista passionale con i sospetti rivolti su un ex inquilino della donna. Si attendono gli esiti degli esami dei Ris, che potrebbero svelare lidentità dellassassino.
In attesa di risposte, in chiesa si sono radunati i compagni di scuola di Marcos, gli amici del catechismo, le professoresse della scuola media Barabino e le maestre delle elementari. E tanta gente comune. Bambini e adulti, italiani ed ecuadoriani, tutti stretti nel dolore e nella veglia ben oltre la capienza della chiesa. Sull'altare le fotografie sorridenti di Marcos e Monica, quasi a voler trasmettere un messaggio di serenità al di là della tragedia. Fortissima commozione quando al microfono si sono alternati gli amichetti di Marcos per condividere tra le lacrime un ricordo, un aneddoto, un momento di vista vissuta insieme a lui. C'è anche chi ha portato sullaltare il cappellino da cui non si separava praticamente mai. Un compagno di classe, che con lui frequentava la seconda media, racconta di quella volta in cui «Avevo dimenticato la merenda a casa e lui spontaneamente, mi ha dato la sua». Il compagno di Hockey su prato, sport che praticava con la scuola, che racconta come fosse il primo a dare una mano ai compagni per spiegare un esercizio che non era stato compreso. E la compagna di scuola commossa, per quella volta che «Ero senza la matita e lui vedendomi triste mi ha regalato la sua». Una veglia nata dalla volontà delle catechiste di Marcos di dedicare una serata di preghiera al ragazzo che nei locali di quella parrocchia andava quasi tutti i giorni per fare i compiti di scuola, grazie ai volontari che aiutano in particolare ragazzini stranieri o con genitori che per motivi di lavoro non riescono a seguire i figli con i compiti. Uniniziativa spontanea, cresciuta col passaparola allinterno della comunità parrocchiale e della comunità ecuadoriana, molto presente a Sampierdarena. Tutte le testimonianze, lette in italiano e in spagnolo, raccontano di una famiglia perfettamente integrata nel tessuto sociale del quartiere. Ma il filo conduttore di tutta le serata è stato il ricordo «del sorriso contagioso di Marcos». In prima fila cera Marcos "Pepe" Ramirez, marito di Monica e padre di Marcos Kleyner.
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