Velieri, cutter, brigantini, yachts a vela e imbarcazioni d’epoca a Civitavecchia

MITI DEL MARE Al porto antico anche l’«Amerigo Vespucci», la Nave Italia e la «Signora del vento»

(...) il Kerkira del “mitico” Ammiraglio Straulino, il cutter Konigin II e ancora il motoscafo d’epoca Pandora, il Meltemi, il Force Blue, il New Zealand Endeavour, il Kalea; i rimorchiatori Plom e Asso; il monoscafo Este40, tipo Class 40, l'imbarcazione che Matteo Miceli utilizzerà per la sua prossima impresa nel 2012: il Roma Ocean World, il giro del mondo da Roma a Roma senza scalo né assistenza.
Si è conclusa ieri la prima edizione del festival della marineria «I Miti del Mare», organizzato dall’associazione “Sulla rotta della sicurezza” ideato e voluto dal presidente Ugo Bertelli, ammiraglio del Vespucci dal al 1999 al 2000.
Una “tre giorni” di assoluta full immersion nel mondo della nautica d’altri tempi dedicata agli appassionati del settore (ma no0n solo), durante la quale il pubblico ha avuto la possibilità di visitare in via del tutto eccezionale alcuni tra i più grandi yachts a vela e a motore del panorama internazionale, capolavori intramontabili della nautica, varati tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento.
E se a farla da padrone non poteva che essere l’«Amerigo Vespucci», (la nave scuola ufficiali della Marina militare, a bordo della quale, tra l’altro, si è svolta una dimostrazione dei cani da salvataggio), particolarmente interessanti anche gli altri velieri attraccati al porto.
Dalla Nave Italia, il più grande brigantino a vela del mondo, alla Signora del Vento, un veliero a tre alberi con una superficie velica di oltre 3000 mq e che opera da circa 30 anni nei mari del Nord e ancora il Konigin II del 1912: la barca donata dal gerarca fascista Alessandro Parisi Nobile a Benito Mussolini che, come si racconta, era solito trascorrervi del tempo in compagnia di Claretta Petacci.
A far quasi da contrasto a tanta storia, a terra, il presente e il futuro della vela nostrana, con lo scafo del Mascalzone Latino di Coppa America, arrivato per l’occasione direttamente da Olbia e che per la prima volta è stato visibile al pubblico laziale. Lo stesso scafo che ha sfidato, per ultimo nelle acque della baia di Valentia, New Zeland, Bmw Oracol e Luna Rossa.


E non è un caso la presenza di Mascalzone Latino, anche tra i vari sponsor della manifestazione: i «Miti del Mare» è stata, infatti, l’occasione per gettare le basi di un grande accordo tra l’armatore Vincenzo Onorato, presidente di Mascalzone Latino e la Marina militare italiana e che sarà ufficializzato a breve: la creazione di una scuola di vela, del tutto gratuita, destinata ai bambini delle fasce sociali più deboli e a rischio per insegnare a navigare e a stimolare la cultura del mare e dello sport.

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