Le veline della notizia messe a nudo dalla tv

Chen si è tolta il reggiseno tenendosi addosso solo un po’ di broncio, Sharon si è sfilata le mutandine con lo sguardo di una fuggitiva. Un po’ dura quando hai gli occhi di tutti puntati addosso e niente da metterti. Due facce note sotto mentite spoglie. La prima: Sharon Reed, emittente televisiva Woio-tv, gruppo Cbs, di Cleveland, Ohio, nera, bellissima, splendida tenuta in curva. La seconda: Chen Dan, Women's Channel di Chansha, Cina, bellezza orientale, una porcellana formato bonsai. Ognuna ha combinato la sua. Sharon dallo studio ha lanciato un servizio da Tunick, oggetto: una mega scultura vivente di Spencer Tunick, il fotografo che fissa migliaia di corpi nudi in piazze famose. Tra quei nudi c’era il suo. Il servizio ha fatto impennare gli indici d’ascolto e non solo quelli, diventando un must su internet. Chen invece aveva prestato il corpicino senza veli per una buona causa, la campagna pubblicitaria di prevenzione medica rivolta alle donne nel sud est della Cina, lo slogan «Le brave ragazze si amano ancora di più». Cartelloni che invece di sensibilizzare hanno innervosito. Polemiche, proteste, grida.

Un tale putiferio che Chen ha dovuto chiedere pubblicamente scusa e far ritirare tutti i poster. La morale della favola? Sharon Reed è diventata una star negli Stati Uniti. Chen Dan è stata licenziata in tronco. La realtà nuda e cruda.

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