Velista alla deriva su una zattera salvo dopo 9 giorni

da Sestri Levante (Genova)

Incubo finito a Sestri Levante per i familiari e gli amici dello skipper sestrese Giampaolo Mori, rimasto per nove giorni in balia dell’oceano Indiano a bordo di una zattera di salvataggio insieme alla fidanzata israeliana, dopo il naufragio della sua barca a vela affondata per una tempesta. Per il salvataggio, secondo quanto riferisce il quotidiano La Libertà di Piacenza, si sono adoperati attivamente l’armatore della barca, il presidente di Assindustria Piacenza, Sergio Giglio, e il ministro Pierluigi Bersani. Il velista era partito il 24 settembre dalle Maldive diretto in mar Rosso sulla barca Gi.Go.2, di proprietà di Giglio, che in un primo tempo avrebbe dovuto prendere parte al viaggio. L’imbarcazione di 17,5 metri stava navigando verso nord quando a causa di un problema alla randa e delle pessime condizioni del mare ha dovuto ripiegare verso un porto indiano dove però non è mai giunta.

Dopo l’allarme internazionale, Giglio si è rivolto al ministro, anch’egli piacentino, ed è scattato così l’intervento del governo, a quanto pare decisivo per il soccorso ai naufraghi. La vicenda di Mori ha tenuto con il fiato sospeso il mondo velico del Tigullio dove era molto noto anche il padre, Sergio Mori, defunto presidente della locale sezione della Lega navale italiana.

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