Veltroni: "Nel Pd gay e lavoratori"

Veltroni ribatte alle accuse di non aver candidato omosessuali. Poi, presenta tre rappresentati del mondo del lavoro, presenti in lista

Veltroni: "Nel Pd 
gay e lavoratori"

Roma - Nel Pd ci sarà dentro un po' di tutto. Famiglia Cristiana lo aveva definito un "pasticcio". Dopo aver incontrato e rassicurato l'ala cattolica, oggi tocca al mondo del lavoro. Quello operaio e precario, ovviamente. Per questo Veltroni ha presentato i tre lavoratori che saranno inseriti nelle liste del Partito democratico. Definisce, poi, "mala-informazione" le accuse di assenza di candidati omosessuali: "Posso dire che nelle nostre liste ci sarà una delle persone più impegnate contro l’omofobia, ovvero Paola Concia".

La presenza di omosessuali nel Pd "Ma di che cosa stiamo parlando?". Veltroni si difende al muro alzato dall'Arcigay e parla di "mala-informazione": "Un quotidiano dice che il Pd non avrebbe portato i gay in Parlamento come se potesse scattare un atteggiamento discriminatorio". E rilancia: "Una delle personalità più impegnate a favore dei diritti degli omosessuali, Paola Concia, sarà nelle nostre liste. Non ci sarebbe stato neanche bisogno di dirlo se purtroppo non ci fosse la mala-informazione". "Non ho nulla contro i gay - commenta il senatore leghista Roberto Castelli - ma se lo fossi mi darebbe fastidio essere chiamato in causa come una categoria solo per i miei gusti sessuali".

Il partito dei lavoratori Un operaio, un’operatrice di un call center e un’impiegata di una Asl. Walter Veltroni presenta alla stampa i lavoratori che candiderà nelle liste del Partito democratico: "Il Pd porta in Parlamento forze ed energie della società, giovani che lavorano, intraprendono, studiano, che fanno parte della vita reale, dell’Italia che lavora, che sta in piedi, che tiene alto il nome del nostro Paese". I nomi sono già noti. C'è Antonio Boccuzzi, uno degli operati sopravvissuti al tragico incidente alla ThyssenKrupp di Torino. C’è poi Loredana Ilardi, operatrice di un call center di Palermo che a 33 anni guadagna 700 euro al mese e poi Franca Biondelli, impiegata in una Asl piemontese impegnata nel sindacato. Veltroni sottolinea che il Pd "è il partito del lavoro, dell’Italia che produce ed è del tutto naturale che si siano nelle liste lavoratori insieme ad imprenditori". L'ex sindaco di Roma si ripropone di "mettere l’acceleratore sulla crescita".

Il "listone" democratico Il listone messo insieme da Veltroni rischia di essere un collante che mette insieme i lavoratori precari e gli imprenditori (come Matteo Colaninno),

i rappresentanti del mondo cattolico (come Sarubbi) e i contestatori dello stesso. Tuttavia, Veltroni non lo vede come un rischio. Anzi, promette: "E' il segno di un forte rinnovamento, portiamo forze ed energie nuove in Parlamento»"

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