Veltroni s’è desto: «C’è un problema Trastevere»

Michela Giachetta

«I cittadini di Trastevere hanno ragione». Veltroni lo dice chiaramente, durante la presentazione dei risultati sulla Carta Etica, iniziativa avviata lo scorso anno. Hanno ragione sulla situazione di degrado in cui si trova quella zona, per le proteste sollevate, dal momento che lì non si riesce più a vivere e lavorare in pace. «Ma - aggiunge Veltroni - serve un senso di responsabilità da parte di tutti». Si riferisce a residenti e commercianti, non all’amministrazione, dando per scontato che il Comune sta già facendo quanto in suo potere. Oggi, per esempio, ci sarà una riunione del comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza a Trastevere. In quella sede Veltroni chiederà che venga approvato il divieto di vendite di bottiglie anche in quell’area, così come già accade, ma con scarsi risultati, a San Lorenzo e Campo de’ Fiori. Ma non basta. «A piazza Trilussa - dice ancora Veltroni - c’è un problema di sicurezza, ma non è compito dei vigili urbani risolverlo. Serve un presidio delle forze dell’ordine». Per il sindaco «si dovrebbe anche rivedere l’orario della Ztl. Ma lo faremo assieme ai cittadini». Quando non si sa. Ora, però, conviene comunque annunciarlo. Intanto, a Trastevere, secondo quanto dichiara Veltroni, il Comune ha rafforzato la presenza dell’Ama e messo due pattuglie di vigili urbani. E dalla prossima settimana ci sarà una raccolta straordinaria di carcasse di motorini municipio per municipio (il cosiddetto carcassa week). I cittadini, costretti a convivere con quei rottami, sicuramente ringraziano. Ma la domanda in loro sorge spontanea: perché non è stato fatto prima? Sono anni che vecchi motorini giacciono incustoditi in molte zone di Roma. Ma Veltroni a questo non fornisce risposta. Annuncia solo che «è chiaro che i proprietari, se li becchiamo, dovranno pagare tutte le multe che devono». Si sofferma poi sui poveri, che «non costituiscono un problema». A Trastevere le emergenze sono altre. A partire dalle scritte su muri e portoni, che il sindaco definisce una «barbarie», aggiungendo che «se riesce a racimolare un po’ di soldi provvederà a far pulizia». «Intanto - spiega - ho già chiesto al governo, come disincentivo, di prendere i nomi di chi acquista bombolette spray». Ha dovuto fare un giro su viale Trastevere, il sindaco per accorgersi che su quella via ci sono scritte che poco hanno a che fare con il decoro urbano.
C’è il problema dei manifesti pubblicitari attaccati sui semafori. «Dalla prossima settimana - promette Veltroni - renderò noto il nome delle agenzie e degli artisti che sono reclamizzati su quei volantini, in modo che quando faranno i contratti gli uomini di spettacolo sapranno a chi si affidano».

Ricorda infine la questione dei campi rom: «A chiuderli sono bravi tutti - dichiara -. Un’altra cosa è occuparsi delle persone che stanno lì». «Abbiamo permesso a 2mila bambini rom di andare a scuola», spiega. Che poi ci vadano è un altro discorso.

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