Claudio De Carli
«Trenta milioni di euro, anche qualcosa meno». La trattativa per lacquisto dello stadio di San Siro, o meglio del diritto di superficie per 99 anni da parte di Inter e Milan, è in «dirittura darrivo», come qualcuno si è lasciato sfuggire. Laccordo fra i due club e lAmministrazione comunale proprietaria dellimpianto è raggiunto, mancano alcuni dettagli ma sta anche per scadere il margine a disposizione delle parti per trovare soluzioni diverse, soprattutto si stanno accorciando i tempi per mettere a norma lo stadio in proiezione Europei 2012.
Mancherebbe solo lapprovazione di Gabriele Albertini che si troverebbe però davanti a un accordo praticamente ormai raggiunto. Oggi cè un incontro con il sindaco e da lì potrebbero uscire le prime conferme pesanti: 27,5 milioni di euro per lo stadio compresa larea dellex palazzetto dello sport crollata sotto la nevicata, esclusa invece quella del potenziale quarto anello.
I lavori ritenuti urgenti dalla Prefettura per mettere in sicurezza lo stadio sono già stati appaltati, la Telecom ha vinto quello relativo ai tornelli, sarebbero quei 27 milioni di euro complessivi che Inter e Milan vorrebbero incolonnare sotto la voce anticipo di pagamento. Il Questore ha chiesto tempi brevi per mettere in regola San Siro con la legge Pisanu e vuole un calendario lavori preciso per lapertura dei cantieri per la tornellizzazione e le barriere che delimitano le due aree esterne. A tutti fa gioco che San Siro entri nellélite degli stadi a cinque stelle e Milano sia sede dei campionati europei del 2012. Lincontro con la federazione italiana gioco calcio è fissato per il 6 febbraio, tutti vorrebbero arrivare a quella data con un calendario dei lavori irreprensibile e soprattutto con una proprietà definita.
I dettagli che mancano sono laccordo fra Inter, Milan e Comune sullarea esterna allimpianto. Pisanu ha chiesto una zona che circonda lo stadio definita di prefiltraggio che escluderebbe in futuro la presenza delle forze dellordine in prossimità dellimpianto. Il servizio verrebbe quindi affidato agli steward di Inter e Milan, ecco il dettaglio che sta allungando i tempi. I club non sono ancora pronti per questo tipo di servizio dordine e soprattutto non hanno ancora risolto il problema della tifoseria ospite, sia perché stanno progettando soluzioni differenti, sia perché sono da definire i percorsi dedicati allinterno dello stadio. Ma i lavori devono partire, se iniziano senza accordo di compravendita concluso, per Inter e Milan sarà solo una spesa in più da sostenere che peraltro andrebbe ad accrescere il prezzo dello stadio.
Lo scenario che si apre è poi tutto da valutare. Inter e Milan potrebbero acquistare larea trotto a esclusivo uso commerciale, bloccando il progetto Snai che prevede la ristrutturazione delle stalle per farne residenze. Anche larea del quarto anello resta potenzialmente acquistabile da Inter e Milan. Infine una delle due squadre potrebbe restare e laltra trasferirsi nellimpianto che sorgerà a Rogoredo allinterno del villaggio dello sport ideato dallassessore Aldo Brandirali.
Ci sono poi delle iniziative come quella del Gruppo consiliare misto che chiede la riduzione della capienza di San Siro e in particolare la chiusura del terzo anello. E ancora lassessore allAmbiente Domenico Zampaglione che spinge per una chiusura sempre del terzo anello in occasione dei concerti. Due proposte che secondo lAmministrazione comunale andrebbero a svilire il valore dellimpianto, influendo in modo determinante sulla vendita ormai definita.
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