La gara per vendere Sea e Serravalle si fa in tre. La giunta Pisapia stringe i tempi, oggi seduta straordinaria di sindaco e assessori per votare la delibera che darà il via allasta per le due società. E dopo che alla manifestazione di interesse del fondo F2i si è aggiunta nei giorni scorsi quella del fondo indiano Srai, lassessore al Bilancio Bruno Tabacci è stato costretto a rivedere i piani. Palazzo Marino deve incassare almeno 345 milioni di euro entro il 31 dicembre per evitare lo sforamento del Patto di Stabilità. Alla prima ipotesi di vendita - lasta congiunta per il 18,6% della Serravalle e il 20% di Sea a partire da una base di 380 milioni - se ne dovrebbero aggiungere altre due (in un unico bando). Con linformativa in giunta venerdì scorso Giuliano Pisapia ha già anticipato lintenzione di aprire anche unasta solo su Sea, con un pacchetto azionario più consistente. E potrebbe sdoppiare le opzioni anche sugli aeroporti: un pacchetto del 30% con una percentuale del valore maggiorato del 10% a base dasta o fino al 33,6% (il massimo del pacchetto che consente ancora al Comune di mantenere la maggioranza) e il valore maggiorato dell11%. Un terzo della società, ma in questo caso lincasso minimo si aggirerebbe intorno ai 400 milioni di euro.
Palazzo Marino accelera. Dopo lok della giunta, domani il provvedimento approderà in commissione Bilancio e il consiglio è già convocato tutti i giorni fino a venerdì per arrivare al voto finale dellaula entro la settimana, nonostante le barricate dellopposizione.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.