(...) hanno attaccato la giunta sulla scelta di andare avanti con la gara. «Non vorremmo che dai furbetti del quartierino si arrivasse ai furbetti di Palazzo Marino - afferma il capogruppo di Miracolo a Milano, Basilio Rizzo -. Chi ha dato mandato al sindaco e due assessori di firmare la determina ai dirigenti?». E il capogruppo dei Ds Emanuele Fiano annuncia: «Faremo esaminare ai nostri avvocati i documenti ufficiali con cui il sindaco chiederà la proroga della gara per vedere se esistono i termini, come crediamo, per chiedere una sospensiva al Tar. La questione deve tornare in consiglio comunale, a cui spetta indicare alla giunta secondo quali condizioni si deve indire una nuova gara, e il sindaco non può modificare la governance della società». Il consigliere di Forza Italia Carlo Masseroli rispedisce invece al mittente laccusa dei «furbetti», e sostiene che «è opportuno andare avanti perché prima si fa, prima si possono far partire le grandi opere per la città. Se avessimo mantenuto i patti parasociali un po più ampi avremmo avuto un maggior numero di potenziali acquirenti. Per mesi lopposizione ci ha accusati di voler svendere Sea, ed è evidente che sbagliavano, altrimenti avremmo avuto più offerte». Anche il capogruppo di Fi Manfredi Palmeri rivendica «la bontà della scelta di riaprire i termini con lo stesso impianto della delibera, esattamente come era accaduto a novembre», e ricorda che «i fondi servono a far partire anche opere cofinanziate, come la linea 4, per cui il danno di non averli sarebbe doppio perché perderemmo anche i finanziamenti di governo o Regione».
Dalla Provincia, invece, arriva la richiesta di un dietrofront. Il presidente Filippo Penati ritiene che Palazzo Marino dovrebbe accettare di discutere con Asam, lAgenzia sviluppo acqua e mobilità controllata da Palazzo Isimbardi, su come trovare le risorse che servono per la realizzazione della quarta linea della metropolitana: «Mettiamo insieme le risorse, l'Asam può collaborare con il Comune per questo. I privati risponderanno, anche se il Comune riaprirà i termini dellasta». La Provincia, che possiede il 14,6% di Sea, oggi chiederà «la convocazione dell'assemblea dei soci per avere chiarezza dopo il fallimento della gara del Comune».
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