«La vendita della Sea va avanti»

Chiara Campo

«Si va avanti». Nonostante le polemiche di Provincia e dei consiglieri di opposizione milanesi, il sindaco Gabriele Albertini ribadisce che il Comune ha tutte le intenzioni di riaprire la gara per la vendita del 33 per cento delle azioni Sea, dopo l’apertura delle buste due giorni fa che hanno rivelato una sola offerta, e non ammissibile. Al centrosinistra che già annuncia ricorsi al Tar risponde che «si proseguirà con una determina, a norma di legge: non verranno alterati i termini del bando, non cambierà nulla e non abbiamo alcuna necessità di rivedere una decisione che è già stata adottata». Secondo il sindaco, inoltre, il business plan di Sea «è stato fatto con criteri molto prudenziali, in una condizione ordinaria e non di vendita della società, e il management ha agito per cautelarsi dagli effetti di un ottimismo non confermato dai dati. Ma il bilancio previsionale può essere fatto con criteri più coraggiosi. Per questo ritengo positivo che ci sia un investitore privato che dia il suo contributo di dinamismo, anche in termini economici oltre che di qualità». La presentazione delle offerte sarà possibile fino al 31 gennaio, e saranno invitati solo i soggetti ammessi alla gara appena conclusa. «Ribadisco - ha sottolineato ieri Albertini -, che i limiti temporali stretti, dopo il nuovo provvedimento del Governo pro-Alitalia, ma a danno dei gestori, tra cui Sea, hanno impedito ad alcuni soggetti di completare gli approfondimenti della propria offerta tenendo conto delle nuove criticità.

Ma la proroga dei termini è giustificata da due lettere che ribadiscono l’interesse e confermano che l’operazione si può fare».
Di tutt’altro avviso i consiglieri del centrosinistra che ieri in consiglio comunale (...)

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