Vendita a sorpresa per lo stabile delle Poste: 300 inquilini sfrattati senza neanche saperlo

Le grosse società vendono. Appartamenti o interi stabili residenziali. Complice la crisi, la necessità di fare cassa. Nulla di strano se non fosse che all’atto della vendita gli ignari inquilini non sanno che il proprio appartamento è gia stato ceduto da un pezzo. Nessun avviso, nessun annuncio in bacheca, nessuna lettera. È accaduto agli inquilini della casa albergo di via Ippodromo 8 di proprietà di Poste Italiane spa. I condomini hanno scoperto tutto per caso grazie ad un bando di gara pubblicato su alcuni giornali. Un’asta pubblica per i 116 mini appartamenti, 50 metri quadrati ognuno, della casa albergo, realizzata alla fine degli anni Settanta. Un’operazione veloce, la classica vendita chiavi in mano. Poste italiane infatti, che ha già incassato un assegno pari o superiore a 12milioni e 700 mila euro, prezzo di partenza dell’asta, ha assicurato alla nuova proprietà che gli appartamenti sarebbero stati consegnati entro la fine di settembre. Un duro colpo per i circa 300 inquilini che ancora oggi occupano i mini alloggi e che di qui a breve verranno sfrattati. «Potremmo ritrovarci da un momento all’altro senza più una casa» tuonano gli inquilini. Striscioni appesi ai cancelli d’ingresso dello stabile, fax inviati al prefetto e lettere all’assessore alla Casa Giovanni Verga. «Se ci mandano via - dice Angelo Russillo, portavoce del comitato - il nostro problema diventerà un problema di ordine pubblico perché la maggior parte di noi non ha un posto dove andare e non si farà cacciare di casa tanto facilmente». A sostegno dei condomini sono scesi in piazza anche i sindacati degli inquilini Sunia e Sicet. «Sosterremo i condomini - dice Stefano Chiappelli, esponente del Sunia - e ci batteremo perché possa cessare la vendita di case e stabili per fini speculativi ai danni sempre dei poveri inquilini». Eppure il comportamento di Poste Italiane, o meglio del suo intermediario di Europa gestione immobiliari srl, non fa una grinza.

Il contratto con cui gli inquilini che si sono stabiliti negli alloggi è, infatti, un contratto di tipo turistico ovvero un contratto transitorio della durata di un mese soltanto, negli anni è stato rinnovato tacitamente ma può essere rescisso anche alla fine di ogni mese. Ma tra gli ospiti della casa albergo ci sono persone con problemi di salute, invalidi al 100 per cento seguiti da assistenti sociali.

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